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Sottile filamento contrattile, disposto longitudinalmente e immerso nel sarcoplasma delle fibrocellule muscolari, formando la fibra muscolare liscia o striata. La miofibrilla è formata a sua volta da miofilamenti ovvero fibrille di dimensioni più piccole ed è qui che si ha la trasformazione dell'energia chimica in energia meccanica che determina la contrazione muscolare.
Sinonimo di distrofia muscolare
Di Admin (del 30/11/2011 @ 15:46:38, in Lettera M, visto n. 1219 volte)
Dette anche corpi mobili vitreali o "mosche volanti". Si tratta di un disturbo visivo provocato dalla degenerazione del vitreo e dalla frammentazione della componente di collagene presente nel liquido vitreale.
Il soggetto vede dei filamenti fluttuare sulla superficie oculare, ma in realtà presenti nel vitreo e proiettati sulla retina. Il fenomeno è più evidente quando si osservano superfici luminose come il cielo azzurro o gli schermi di computer e televisori.
Non esistono al momento cure definitive.
Disturbo della vista causato dalla presenza di corpi mobili, molecole proteiche o associati molecolari, nell'umor vitreo, generalmente descritti come mosche volanti, ragnatele. Comune nei miopi e appare in età avanzata. Può essere un indicatore del distacco di retina e si presenta con formazioni puntiformi del campo visivo, di colore grigio scuro o nero e di natura ematica. Grazie all’esame del fondo dell'occhio si ricava la causa e la gravità del problema.
È una contrazione muscolare involontaria, rapida e improvvisa non ritmica che coinvolge un muscolo isolato (mioclonìa elementare questa si rileva fisiologicamente in tutti i soggetti normali durante il sonno); i muscoli sinergici di uno o più arti, con spostamento di segmenti corporei, mioclonìe segmentarie; oppure coinvolgere tutto il corpo (mioclonìe massive o generalizzate, o scosse miocloniche). Possono essere spontanee o indotte da diversi stimoli e intermittenti o permanenti.
Condizione infiammatoria a spese del miocardio e coinvolge di frequente anche l'endocardio e il pericardio. Può essere causata da un’infezione principalmente delle vie aeree superiori, delle tonsille e dei denti, ma anche da patologie reumatiche, radiazioni ionizzanti, agenti chimici o fisici e medicinali. Le più comuni sono quelle che hanno un’origine infettiva virale, ma anche batterica come nel caso di Staphylococcus aureus e Corynebacterium diphteriae o protozoaria; si possono avere anche miocarditi provocate da spirochete (nella malattia di Lyme, da Borrelia burgdorferi) e da virus dell'immunodeficienza umana acquisita, HIV. Il quadro clinico è ampio e vario si ha inizialmente una condizione asintomatica, che va incontro a palpitazioni e dolori in regione precordiale; poi c’è una modesta febbricola, tachicardia e aritmie ipercinetiche fino alla caduta della pressione arteriosa. a seconda della gravità del danno a carico del miocardio possono apparire più tardi segni di scompenso come epatomegalia, stasi alle basi dei polmoni, edemi alle caviglie. I cambiamenti anatomici sono rappresentati da focolai multipli e disseminati di sclerosi. L’andamento può essere influenzato dalla tempestività della diagnosi e dalle cure adatte, che determinano la distruzione dell'agente patogeno ove possibile con antibiotici e chemioterapici e nell'eliminare i focolai infettivi tonsillari e dentari, e nel riposo a letto per lungo tempo. Nella maggior parte dei casi la patologia si conclude in 4-6 settimane; in un numero imprecisabile di casi, invece, evolve in una cardiomiopatia dilatativa cronica.
Processo patologico a carico del miocardio in cui si ha sclerosi ovvero le fibre muscolari miocardiche sono sostituite da tessuto connettivo fibroso, può essere una conseguenza di malattie cardiache, sia vascolare come arteriosclerosi coronarica, macroangiopatia diabetica, sia causate da senescenza generica del miocardio. Tale quadro causa aritmie e modifiche della funzione contrattile del cuore con scompenso cardiaco. Non c’è cura risolutiva.
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