Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nome latino della membrana del timpano
si fa riferimento alle distrofie muscolari con miotonia. Fenomeno in cui si ha un abnorme prolungamento della contrazione muscolare volontaria: il soggetto, se chiude la mano a pugno, non riesce ad aprirla se non dopo diversi secondi, ha grande disagio sia nella deambulazione che nella masticazione. Questo episodio peggiora con le emozioni e con il freddo, migliora con il caldo. Le principali malattie sono la malattia di Thomsen e quella di Steinert. La prima è di origine genetica e investe entrambi i sessi ma principalmente i maschi, si ha uno sviluppo eccessivo dei muscoli che però hanno scarsa potenza. Dà un'invalidità non grave e non è mortale. La patologia di Steinert è invece la forma più grave e più frequente, è ereditaria a trasmissione dominante. Appare tra i 15 e i 35 anni con miotonìe, atrofie muscolari, distrofie varie come la cataratta, le turbe endocrine e quelle del ritmo cardiaco e, spesso, decadimento demenziale. In questo secondo caso si ha insensibilità a ogni terapia (basata sulla somministrazione di farmaci in grado di stabilizzare il potenziale di membrana delle cellule coinvolte, come chinino, procainamide, idantoina e carbamazepina), è fortemente invalidante e causa morte.
Farmaci che determinano il restringimento della pupilla. I colinergici come pilocarpina, carbacolo, metacolina, eserina sono i più importanti. L’azione miotica l’ hanno anche farmaci bloccanti del simpatico come ergotamina, reserpina, guanetidina, e inoltre la morfina e gli insetticidi organofosforici. Questi farmaci agiscono stimolando il muscolo costrittore della pupilla e abbassano la pressione endoculare, effetto che viene molto sfruttato nella cura del glaucoma.
o polimiositi, gruppo di patologie in cui si ha infiammazione generalizzata del tessuto muscolare caratterizzata da un quadro di infiltrazione linfocitaria, di origine sconosciuta, si attiva con meccanismo autoimmune. Si hanno cinque principali di queste patologie:polimiosite primaria idiopatica, dermatomiosite, così chiamate le forme in cui viene coinvolto anche il tessuto cutaneo, primaria idiopatica, dermatomiosite o polimiosite associata a neoplasia, dermatomiosite o polimiosite infantile legata a vasculite, polimiosite o dermatomiosite legata a collagenopatia. Caratterizzate da una debolezza grave e simmetrica dei muscoli prossimali degli arti e del tronco, che si propaga ai muscoli faringei e laringei, accompagnata da dolore, spontaneo o causato da palpazione. Malattie legate a miosite sono la sarcoidosi, alcune malattie infettive (da toxoplasma, virus, spirochete) l'infezione da HIV e le sindromi eosinofile.
È una proteina che va a formare il meccanismo dell’actomiosina, assieme all'actina, fondamentale per i fenomeni di contrazione muscolare sia a livello cellulare che a livello di tessuto
restringimento del diametro della pupilla sotto i 4 mm. Può essere fisiologica quando ad esempio c’è una forte ed intensa luce, ma può anche essere indotta con l’assunzione di farmaci miotici come eserina per motivi terapeutici o diagnostici. Diventa una malattia quando è causata da paralisi del simpatico cervicale, da ferite neurologiche di natura tabetica o da overdose o da eroina. Si ha per azione nervosa parasimpatica mesencefalica sul muscolo sfintere dell’iride: la fissità e la modificabilità sono fattori importanti per valutare il grado e il livello di una possibile compromissione neurologica.
Medicinali che abbassano o aboliscono il tono della muscolatura scheletrica. Suddivisibili in due gruppi: farmaci impiegati nella cura di spasmi muscolari dolorosi legati a manifestazioni acute come nel caso della lombosciatalgia (carisoprodolo, ciclobenzaprina); farmaci usati per la cura della spasticità derivante da lesione del sistema nervoso centrale (baclofene, dantrolene); a questi si aggiungono poi farmaci che hanno azione sia centrale che periferica come il pridinolo o il tiocolchicoside. Da non confondere con i curarici medicinali che possono provocare una vera e propria paralisi muscolare.
|