Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Retrovirus a RNA, appartenente alla famiglia Retroviridae, genere Lentivirus, responsabile dell'AIDS (in passato veniva chiamato LAV o HTLV-III)
Farmaci impiegati per prevenire e curare l' AIDS. Intervengono bloccando l'azione dell'enzima proteasi del virus dell'HIV che permette la maturazione delle particelle virali. I farmaci utilizzati attualmente sono il saquinavir il nelfinavir il ritonavir e l'indinavir.
Sono disponibili i risultati di tre studi della I fase della sperimentazione clinica sul vaccino per il virus HIV tipo 1 sviluppato dalla Merck. Il vaccino è un preparato composto da un vettore virale
adenovirus geneticamente modificato nel quale è inserito il gene gag che codifica per una proteina strutturale del virus HIV-1. E' stato al centro di tre trials clinici a cui hanno partecipato 360 volontari sani e dai risultati è emerso che il vaccino riesce a indurre una risposta immunitaria cellulare misurabile in vitro senza importanti effetti collaterali.
Acronimo di Human Leucocyte Antigen, ovvero antigene leucocitario umano, è un complesso di glicoproteine presenti sulla superficie dei leucociti e di altre cellule. Ogni individuo ha il suo specifico HLA. Si una l'espressione “antigeni di istocompatibilità” perché sono responsabili della compatibilità tissutale, e quindi dell'accettazione o del rigetto di organi provenienti trapiantati da un altro organismo. Per la riuscita di un trapianto è indispensabile che l'HLA del donatore e del riceventi siano quanto più possibile simili.
HMB è l'acronimo di Idrossi Metil Butirrato, una sostanza metabolica sintetizzata dall'organismo a partire dalla leucina.
L'HMB fu isolato per la prima volta nel latte di maiale, e in piccole percentuali è presente in alimenti come il pompelmo, l'erba medica e il pescegatto.
Un'integrazione di HMB influisce sulle prestazioni sportive grazie alle sue proprietà anaboliche, lipolitiche e anticataboliche. Tutto ciò lo rende appetibile soprattutto nell'ambiente del culturismo e del body-building. Può essere utile anche come ausilio per il recupero fisico a seguito di uno sforzo intenso e prolungato come nel caso della maratona, dello sci di fondo o del triathlon.
Alcuni studi hanno ipotizzato proprietà ipocolesterolemizzanti e antiipertensive.
Le cause del Morbo di Hodgkin sono ancora sconosciute, cosi come è sconosciuta l'origine della cellula di Reed-Stemberg, elemento determinante per la diagnosi. La malattia è più frequente negli adulti con più frequenza nei maschi con rapporto di due a uno. In genere la malattia si può manifestare con un ingrandimento dei linfonodi superficiali, asimmetricamente, senza sintomatologia dolorosa. A volte possono essere presenti sintomi costituzionali sistemici come astenia, dimagramento, febbre, prurito, sudorazioni notturne profuse. Gli esami di laboratorio possono mettere in evidenza una anemia normocromica normocitica, una modesta leucocitosi neutrofila, a volte eosinofilia; spesso una linfopenia associata in particolare alla malattia avanzata. L'interessamento del midollo osseo non è frequente.La diagnosi deve scaturire dall'esame istologico di un linfonodo biopsiato correttamente. La classificazione istologica comprende quattro sottotipi:
1) predominanza linfocitaria;
2) sclerosi nodulare;
3) cellularità mista;
4) deplezione linfocitaria.
Anche la classificazione clinica è divisa in quattro stadi che indicano l'estensione della malattia.
Stadio I) Interessamento di una stazione linfonodale singola o di una singola localizzazione a sede extralinfonodale.
Stadio II) Interessamento di due o più stazioni linfonodali dallo stesso lato del diaframma o una localizzazione extralinfatica e una o più regioni linfonodali dallo stesso lato del diaframma.
Stadio III) Interessamento di stazioni linfonodali da entrambi i lati del diaframma, anche accompagnati da interessamento di una localizzazione extralinfonodale o della milza.
Stadio IV) Interessamento disseminato e diffuso di uno o più organi o tessuti extralinfatici con o senza interessamento linfonodale.
La definizione dello stadio deve essere fatta in modo appropriato poiché la scelta del trattamento è strettamente in connessione all'estensione della malattia. La radioterapia è usata soprattutto nei pazienti in stadio I e II (a volte anche negli stadi III e IV dopo chemioterapia). La chemioterapia ciclica viene impiegata soprattutto negli stadi III e IV ma viene utilizzata anche negli stadi I e II in particolare quando esistono grosse masse e segni sistemici e i trattamenti terapeutici di più frequente utilizzazione e prevedono l'impiego di mostarda azotata, vincristina, procarbazina e prednisone o combinazioni di adriamicina, bleomicina,vinblastina e dacarbazina (ABVD). La malattia può avere delle complicanze tardive come sterilità, mielodisplasia, leucemia acuta di tipo mieloide e in alcuni casi di recidiva o refrattariètà può essere indicata una chemioterapia particolarmente intensiva e irradiazione corporea totale con autotrapianto di midollo osseo.
È un elettrocardiogramma dinamico, una registrazione continua (in genere per 24 ore) dell'ECG. Si effettua tramite un apparecchio portatile che il paziente indossa per tutta la giornata. Durante la registrazione il paziente può immettere uno specifico segnale nel momento in cui avverte sintomi particolari. Il nastro viene poi analizzato per accertare un'eventuale aritmia o la presenza di segni di cardiopatia riferibili ai sintomi accusati.
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