Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sigla che indica il virus dell'epatite C. Viene trasmessa per via parenterale, con le trasfusioni e per via sessuale. Non ha potere infettivo come il virus dell epatite B. Infatti, nell'ambito di uno studio sulle coppie di coniugi di cui uno portatore del virus C, anche dopo decine di anni di convivenza il tasso di trasmissione si era mantenuto molto basso. E' stata invece individuata una modalità di trasmissione storica: molti dei soggetti portatori del virus presentano infatti in comune una storia di cicli di iniezioni intramuscolari negli anni 50- 60, periodo in cui non erano disponibili le siringhe cosiddette disposable. Per questo, si pensa alla trasmissione del virus tramite siringhe di vetro sterilizzate male.
Sigla di High Density Lipoprotein, lipoproteina ad alta densità. Le HDL rimuovono il colesterolo presente in eccesso nel plasma, e ciò spiega perché le HDL vengano popolarmente indicate come “gli spazzini del sangue”.
Intervento di primo soccorso che si esegue in caso di ostruzione delle vie respiratorie. Si pratica posizionandosi alle spalle del soggetto e unendo le mani sotto lo sterno. Stringendo con forza le braccia si determina un brusco aumento della pressione tracheo-bronchiale sufficiente a liberare le vie respiratorie.
Inclusioni citoplasmatiche formate all' interno dei globuli rossi in seguito alla precipitazione di emoglobina. Sono osservati in caso di deficit di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi che caratterizza il favismo e si manifesta in alcune emoglobinopatie.
L' helicobacter pylori è un bacillo incurvato a forma di C o a spirale. È mobile grazie alla presenza di due o più flagelli. Si annida nello strato di muco che riveste lo stomaco e pur essendo sensibile alla maggior parte degli antibiotici, si preferisce usare per la sua eradicazione, una terapia combinata, basata sull'associazione di diversi farmaci (es. antibiotici, inibitori della pompa protonica, antistaminici, etc) a causa della scarsa efficacia che avrebbe un singolo farmaco in un ambiente così acido come quello in cui si annida l'helicobacter. Si associa talora a fenomeni dermatologi come orticaria e rosacea pustolosa, ma l'associazione più importante è quella con la malattia peptica e l'adenocarcinoma gastrico.
L'infezione da Helicobacter Pylori è una delle più diffuse al mondo.Il batterio è la principale causa di gastrite cronica ed ulcera peptica gastrica e duodenale;esso è inoltre responsabile del linfoma gastrico MALT. Le vie di trasmissione non sono ancora state del tutto chiarite, ma pare che il batterio si trasmetta in via oro-fecale.
La gastrite cronica da H.P. decorre asintomatica nella maggior parte dei casi, ma in una piccola percentuale di soggetti infettati si può sviluppare ulcera peptica gastrica e duodenale, con dolori "alla bocca dello stomaco", bruciori, nausea, gonfiore. La diagnosi di infezione da H.P. può essere effettuata con tests non invasivi, quali il C13 Urea Breath test, un esame che viene effettuato facendo soffiare il paziente in una provetta dopo aver bevuto una soluzione contenente una piccola quantità di urea marcata con carbonio13, e l'esame delle feci. Sarà poi opportuno effettuare una esofagogastroduodenoscopia per valutare se l'infezione ha causato danni e di che entità.
Il trattamento dell'infezione è raccomandato nei pz con ulcera peptica, linfoma gastrico MALT(che si risolve, eradicando l'infezione, nella maggior parte dei casi), nei pz con gastrite atrofica, stretta familiarità per cr. gastrico, pregressa gastroresezione. E' soltanto consigliato, invece, nei pazienti con dispepsia ( difficoltà alla digestione, bruciori, gonfiore) NON ulcerosa. Non c'è nessuna indicazione, per ora, al trattamento dell'infezione in pz asintomatici.
IL trattamento viene effettuato, nella maggior perte dei casi, come triplice terapia: inibitore di pompa protonica (es.:omeprazolo, lansoprazolo, ecc.)+ claritromicina (250/500 mg) + metronidazolo o amoxicillina, 2 volte al dì per una settimana.
Tratto del tubulo renale dalla caratteristica forma a U. Prende il nome dal fisiologo e anatomico Friedrich Gustav Jacob Henle (Baviera, 1809 - Gottinga, 1885). E' interposto tra il tubulo prossimale e il tubulo distale. Insieme ad essi compone il tubulo renale: formando un’ansa, mette in comunicazione il tubulo contorto prossimale con il tubulo contorto distale, si approfonda nella massa renale, talora attraversando completamente la midollare del rene arrivando alla sua estremità interna. In ogni ansa viene distinta una branca discendente e una branca ascendente. La porzione discendente ha la funzione di riassorbire l'acqua ed è, quindi, permeabile ai liquidi. La porzione ascendente è invece impermeabile ed è deputata al riassorbimento di soluti.
Il ramo discendente e la porzione inferiore del ramo ascendente presentano delle pareti molto sottili per cui formano il cosiddetto segmento sottile dell’ansa. La parte superiore del ramo ascendente dell’ansa quando diretto verso la corticale torna ad avere pareti spesse, come quelle delle altre porzioni del sistema tubulare. Tale parte dell’ansa è chiamata segmento spesso del ramo ascendente. Insieme ai vasa recta ha un ruolo attivo nella funzione del rene specialmente nella concentrazione dell’urina.
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