Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il muesli è una miscela di fiocchi di cereali, frutta essiccata (uvetta, mela, banana), semi oleosi (nocciole, mandorle) e miele. Questa ricetta è stata messa a punto in Svizzera da un nutrizionista, allo scopo di preparare un pasto completo.
La ricetta originale era un frullato di mele fresche, fiocchi d’avena, succo di limone, latte condensato, noci e mandorle grattugiate. Oggi viene consumato con latte, yogurt o caffè, inoltre gli ingredienti possono variare a seconda delle esigenze alimentari specifiche di ciascun consumatore. Una versione particolare del muesli è la granola, che viene preparata tostando lievemente la miscela e poi amalgamandola ancora tiepida con il miele; si consuma una volta raffreddata.
Il valore calorico del muesli si aggira fra le 350 e le 400 calorie per 100 grammi, a seconda degli ingredienti utilizzati per la sua preparazione.
È una malattia genetica autosomica recessiva chiamata anche malattia fibrocistica o fibrosi cistica. Quasi tutte le ghiandole esocrine sono interessate in maniera più o meno grave; queste producono un muco denso e viscoso e provocano con il tempo la distruzione fibrotica degli organi interessati. Il gene che lo causa si trova sul braccio lungo del cromosoma 7. è stato senz’altro dimostrato come, a livello patogenetico, nei pazienti affetti da questa malattia si riscontri un difetto nel riassorbimento elettrolitico, specie del cloro, a livello delle ghiandole sudoripare. La fibrosi cistica colpisce vari organi e principalmente il pancreas, ma anche l’intestino, l’apparato respiratorio e i polmoni. Il bambino affetto da questa malattia già dalle prime settimane di vita presenta addome voluminoso ipotrofia e arresto della crescita dovuti a diarrea cronica e malnutrizione, questo provoca con il tempo malassorbimento con steatorrea, enteropatia protido-disperdente, edema oncotico generalizzato; è possibile che si verifichi anche un’ostruzione intestinale precoce. Quanto alle malattie polmonari croniche in primis si presentano tosse e dispnea seguite da frequenti infezioni bronchiali e polmonari. La fibocistica si può diagnosticare già con l’amniocentesi e con lo studio dei villi coriali nelle gravidanze considerate a rischio. Un’accortezza per porre diagnosi è aumentare la concentrazione di sodio e cloro nel sudore (test del sudore), l'insufficienza pancreatica, l'interessamento polmonare cronico e la positività dell'anamnesi familiare. Può succedere che ai test del sudore risultino falsi positivi è quindi buon uso eseguire i test in laboratori specializzati. Nei casi dubbi, è necessario ripetere il test dopo aver seguito una dieta povera di sodio: in caso di malattia i valori non si modificano in maniera sostanziale. Un chiarimento per la diagnosi può essere il sondaggio duodenale dopo stimolazione pancreatico. Al momento la terapia, sostitutiva della secrezione pancreatica, consiste nell’assumere enzimi digestivi, di cloruro di sodio e di vitamine. È importante seguire poi una dieta ad alto contenuto calorico, iperproteico e con scarso apporto di lipidi. Importanti sono anche aerosol, mucolitici, drenaggi e quanto è necessario per liberare l'albero respiratorio; fisioterapia quotidiana con drenaggio posturale e ginnastica respiratoria; terapia antibiotica delle infezioni, che può essere continuativa in caso di cronicizzazioni infettive respiratorie. Oggi la prognosi risulta essere migliore rispetto al passto e i pazienti possono superare i 20 anni di età purchè la diagnosi sia precoce e la terapia adeguata.
Termine con il quale si indica un’infiammazione delle mucose che in genere si estende andando ad interessare apparati ed organi; ha frequenti manifestazioni cutanee come ad esempio la mucosite necrotica agranulocitica.
E' la cavità composta da tessuto connettivale che ha al suo interno liquido sinoviale; ha il compito di far scivolare i muscoli su superfici ossee o muscolari adiacenti.
È una membrana di rivestimento interna di tutti gli organi cavi e canali dell’organismo che possono essere comunicanti direttamente o indirettamente con l’esterno. Quando si presentano queste aperture vrso l’esterno, come ad esempio la bocca, le narici, la vagina ecc, la mucosa si continua con l'epidermide, mediante una porzione di transizione caratterizzata da una struttura intermedia fra mucosa e cute. Il tessuto della mucosa è delicato, elastico di colore grigio-roseo e si mantiene sempre umido per via della secrezione di ghiandole che si ritrovano nel suo spessore o sono direttamente prodotte dall'epitelio ghiandolare che la costituisce. Generalmente hanno un epitelio che ricopre la cavità dell'organo o il lume del canale e, inprofondità, da uno strato di tessuto connettivale fibrillare che funge da sostegno e può essere ricco di fibre elastiche e linfociti.
Sta ad indicare le secrezioni bronchiali, rinofaringee e sinusali purulente
Insieme di molecole che appartengono alla famiglia delle glicoproteine, provengono dalla unione di proteine e glucidi che possono contenere zuccheri come glucosio, glucosamina, acido sialico; mentre non hanno acido glucuronico. Al contrario della mucina sono solubili in acqua, si trovano nella saliva e nei determinanti antigenici dei gruppi sanguigni.
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