Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Microrganismi e organismo che hanno subito mutazione.
Fattore che causa mutazioni, ovvero cambiamenti irreversibili che riguardano il patrimonio genetico. Si hanno fattori mutàgeni fisici rappresentati dalle radiazioni ultraviolette, le sostanze chimiche come ad esempio alcuni farmaci antitumorali, fattori biologici come alcuni virus. Il potere mutageno è proporzionale alla dose di fattore mutàgeno che entra in contatto con il materiale genetico. I fattori mutàgeni possono avere un ruolo anche nel fenomeno della cancerogenesi
È un disturbo del linguaggio causato da negativismo motorio generale o da inibizioni particolari. Questo disturbo può manifestarsi durante alcune patologie psichiatriche, come la schizofrenia o le sindromi melanconiche e psicorganiche.
È il segmento intravaginale del collo dell’utero. L’apice ha un orificio che immette nella cavità uterina, parte del collo dell'utero si protende in vagina. A forma di cono, con l’apice tronco rivolto in basso, ha una fessura trasversale che immette nella cavità uterina; questa è limitata da due labbri: l'anteriore è più grosso nelle nullipare, nelle multipare l'orifizio ha una forma più rotondeggiante e slabbrato. Un tappo di muco, zaffo, emerge dall'orifizio uterino esterno. È in corrispondenza dell'apice del muso di tinca che si effettua il Pap-test.
Il muscolo cucullare è un muscolo superficiale del dorso che si inserisce sulla colonna vertebrale nella regione cervico-dorsale sulla clavicola e sulla scapola la sua contrazione provoca l'elevazione della spalla. Altra funzione è quella di elevare, abbassa, adduce, ruota esternamente la scapola. Inoltre, estende la testa ruotandola verso il lato opposto. Estende, ruota, inclina lateralmente la testa e la colonna cervicale. Partecipa indirettamente alla flessione e abduzione del braccio elevando la scapola da circa 60° in poi.
Muscolo che origina dal terzo medio della tibia e si inserisce sulle ossa che costituiscono la prima articolazione metatarso-falangea.
Il muscolo è adibito alla flessione dorsale e all'adduzione del piede. È coinvolto nell'azione di supinazione (rotazione del piede verso l'interno sul suo asse longitudinale).
Muscolo flessore, abduttore e rotatore interno dell'anca. Di forma appiattita e allungata, si trova nella parte laterale dell'osso iliaco. Insieme al muscolo grande gluteo costituisce lo strato superficiale dei muscoli esterni dell'anca.
Origina dalla spina iliaca antero-superiore e dall'estremità anteriore della cresta iliaca. I suoi fasci muscolari, che decorrono lateralmente rispetto allo scheletro della coscia, si inseriscono in un lungo tendine che si fonde con la fascia lata formando un ispessimento, detto tratto ileotibiale. Quest'ultimo prosegue in basso inserendosi al condilo laterale della tibia.
La funzione è quella di flettere la coscia sul bacino, abdurla e ruotarla internamente.
È anche uno stabilizzatore del ginocchio quando questo è esteso, a ginocchio piegato esso è in grado di fletterlo e ruotarlo esternamente. Quando prende punto fisso sulla fascia e sul condilo tibiale, inclina il bacino dal proprio lato.
Inoltre stabilizza il corpo quando, nella deambulazione e nelle corse, poggia su un solo arto, quindi è importante nella stazione eretta asimmetrica, poiché è un potente stabilizzatore del bacino insieme alla muscolatura glutea.
Il muscolo tensore della fascia lata è innervato dal nervo gluteo superiore.
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