Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Microrganismo che si sviluppa in presenza di aria o di ossigeno libero.
Deglutizione di aria e il conseguente eccessivo accumulo della stessa nello stomaco o nell'intestino. Più frequente negli individui ansiosi o affetti da dispepsia, provoca gonfiore allo stomaco e, talvolta, alla parte superiore del colon. Di solito l'aerofagia provoca anche eruttazione e flatulenza.
Sospensione colloidale di sostanze medicamentose nell'aria.
Mancanza, congenita o acquisita, del cristallino.
Assenza del cristallino dell’occhio a seguito di traumi o interventi chirurgici o congenita.
Cosa è l’afasia?
L’afasia è un disturbo della comunicazione verbale causato da una malattia cere-brovascolare acuta (ictus), da un trauma cranico, da un tumore cerebrale o da altre malattie neurologiche
Come si manifesta?
La persona mostra difficoltà:
a capire ciò che viene detto e ad esprimersi sia verbalmente che a gesti
a scrivere, leggere, fare i calcoli
a indicare le cose, riconoscere l’ora, orientarsi, usare gli oggetti
a comunicare i propri stati d’animo
A quali altri disturbi si può associare?
La persona può mostrare difficoltà:
a muovere gli arti di destra (paresi/paralisi)
a vedere un oggetto situato nella parte destra del suo campo visivo (emianopsia)
a percepire il tatto o il calore nella metà destra del suo corpo (ipoe-stesia)
a deglutire (disfagia)
La persona con afasia
si stanca più facilmente
è meno attenta
in certi momenti appare tranquilla, in altri un piccolo insuccesso nell’e-sprimersi o nel fare qualcosa può provocare irascibilità o reazioni ec-cessive
può apparire confusa se alla conversazione partecipano più persone
si esprime meglio con frasi automatiche (per esempio : "come stai?" "buongiorno"...). Imprecare, cantare, recitare preghiere sono anche questi esempi di linguaggio automatico
può ripetere facilmente alcune parole dopo averle sentite, anche se non le sa pronunciare spontaneamente
Che cosa si può fare per facilitare la persona afasica nella comunicazione?
Incoraggiare la persona a usare tutte le modalità di comunicazione (gesti, disegni, espressioni del volto)
Attirare la sua attenzione prima di iniziare a parlare (chiamarla o toccarla sul braccio)
Accompagnare le parole con i gesti; usare il disegno e la scrittura per facilitare la comprensione
Usare frasi brevi e semplici
Lasciare il tempo necessario per rispondere alle domande
Imparare a capire quello che vuole esprimere anche da una frase incompleta o da un gesto, o dalla mi-mica
Verificare sempre che la persona abbia capito ciò che si sta dicendo
Disturbo causato da lesioni cerebrali a carico dei centri del linguaggio che si manifesta con la difficoltà di articolare e comprendere le parole. L'afasia si può suddividere in motoria e sensoriale. Il primo caso è caratterizzato da un'incapacità da parte di chi ne è affetto di esprimersi verbalmente, non accompagnata da reali difficoltà percettive. Il secondo tipo, invece, inibisce le facoltà di analisi e comprensione del soggetto, impedendogli l'apprendimento delle tecniche di espressione (parola, scrittura e gestualità).
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