Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Proteina di disaccoppiamento mitocondriale 2 che si attiva durante i processi degenerativi, con funzioni antiossidanti. egli esseri umani è codificata dal gene UCP2. fa parte della famiglia dei trasportatori degli anioni localizzati nella membrana mitocondriale interna come il vettore per il fosfato inorganico e del Ca2+ citosolico [2] e non solo. Il suo nome è dovuto alla elevata omologia di questa proteina con UCP1 o termogenina.
A differenza dell'UCP1, che agisce solo sul grasso bruno e quindi solo sulla termogenesi adattativa, la UCP2 non interviene in questo meccanismo; sembra invece che questa intervenga nel controllo mitocondriale dei derivati delle specie reattive dell'ossigeno (ROS).
La ricerca sulle sue possibili applicazioni è molto promettente per quanto riguarda la terapia delle forme degenerative come l'Alzheimer.
Di Admin (del 09/01/2012 @ 15:31:08, in Lettera U, visto n. 1678 volte)
Condizione patologica causata da un’intossicazione acuta da alcol etilico, riscontrabile nei soggetti che hanno assunto una quantità eccessiva di bevande alcoliche.
Strumento ecografico in grado di associare un sistema ad alta frequenza per la diagnosi del segmento anteriore a un sistema B-Scan per la diagnosi del segmento posteriore.
Grazie alla sua altissima risoluzione la UBM fornisce un accertamento comparabile ad un esame istologico in vivo ed è particolarmente adatto alla diagnosi del segmento anteriore.
Consente lo studio di tutte quelle patologie difficilmente diagnosticabili tramite metodi clinici tradizionali, tra le quali: patologie neoplasiche del segmento anteriore, alterazioni anatomiche a carico della camera anteriore sia congenite che acquisite.
La biomicroscopia ad ultrasuoni (UBM) è una tecnica ultrasonica ad alta risoluzione sviluppata da Pavlin, Sherar e Foster a Toronto alla fine degli anni '80. I primi studi in vitro della tecnica furono condotti al Princess Margaret Hospital di Toronto. Nel 1993, l'Humphrey Instruments (Carl Zeiss Inc., San Leandro CA.) sviluppò un biomicroscopio ad ultrasuoni disponibile commercialmente ed il nostro gruppo fu incaricato di utilizzare uno dei primi prototipi.
L'UBM ha dimensioni un poco più grandi rispetto ad un ecografo B scan di tipo convenzionale ma può certamente essere usato anche in una stanza d'esame di piccole dimensioni (Fig. 1).
Esso opera scansioni con frequenza di 50 Mhz, che consente una risoluzione fino a 20 micron. Questo si avvicina alla risoluzione di un microscopio ottico a basso ingrandimento e consente la visualizzazione di strutture piccole quanto le fibre zonulari del cristallino e le cellule presenti in camera anteriore. Il pedaggio da pagare per questo incremento di risoluzione è una diminuita penetrazione, che è limitata a 5 mm. A scopi pratici questo riduce la possibilità di avere immagini alle sole strutture del segmento anteriore. In futuro, tecniche più innovative potrebbero consentire di ottenere immagini anche a maggiore profondità.
L'esame viene condotto dal paziente in posizione supina, dopo instillazione oculare di un anestetico locale. La fessura palpebrale deve essere ampia a sufficienza per consentire l'applicazione di una coppetta oculare, che viene usata per ottenere un piccolo bagno d'acqua. Di solito, si usa una soluzione di metilcellulosa all'1-2%. La coppetta oculare può provocare qualche fastidio, creando limitazioni all'impiego di questa tecnica nei bambini e in qualche adulto. La scansione viene effettuata tenendo il braccio mobile dello strumento sopra la coppetta oculare, con il traduttore ultrasonico che oscilla all'interno della soluzione di metilcellulosa (Fig. 2). Il software implementato nello strumento è progettato per bloccare il procedimento se il trasduttore si avvicina troppo alla cornea; ciò impedisce eventuali abrasioni corneali. La scansione viene solitamente effettuata con sezioni radiali, ma possono essere effettuate anche scansioni ad andamento trasversale. La curva d'apprendimento è indubbiamente più lunga rispetto ad un ecografo oculare convenzionale e l'orientamento delle scansioni è un genere piuttosto diverso rispetto ad un ecografo B scan. Il modo migliore per acquisire familiarità con questa tecnica è quello di effettuare un periodo d'apprendimento con un esaminatore esperto.
La biomicroscopia ad ultrasuoni consente una visualizzazione ad alta risoluzione del segmento anteriore. Pertanto l'esame è di solito condotto su strutture del segmento anteriore che non possono essere visualizzate in altro modo. Ciò può accadere in caso di cornee opache soprattutto prima di una cheratoplastica perforante, quando lo stato del segmento anteriore non è noto. In taluni casi di glaucoma è molto utile una scansione dell'angolo camerulare.
Tradizionalmente si sa che la porzione oculare subito dietro la radice dell'iride è una struttura dell'occhio molto difficile da visualizzare. La nostra esperienza ha dimostrato che l'UBM è una tecnica particolarmente indicata nel determinare la posizione delle anse di una IOL. I tumori dell'iride e del corpo ciliare possono essere visualizzati e delimitati talmente bene da poter essere misurati usando i calibri dello strumento. Si può porre una diagnosi precisa ed inequivocabile in caso di cisti iridociliare, consentendo così di tranquillizzare il paziente, come si possono visualizzare i tumori adiacenti al corpo ciliare e controllarne l'estensione verso l'avanti. La biomicroscopia ad ultrasuoni è anche utilizzabile per verificare alterazioni della porzione anteriore della sclera.
La biomicroscopia ad ultrasuoni è una tecnica utilissima per lo studio di taluni condizioni del segmento anteriore dell'occhio. Comprendere i principi basilari della tecnica e conoscere le sue indicazioni cliniche è di notevole utilità per l'oculista pratico che potrebbe trovarsi nelle condizioni di richiedere un esame UBM per i pazienti
Di Admin (del 09/01/2012 @ 15:25:38, in Lettera U, visto n. 1997 volte)
Farmaco miocardiotrofico detto anche coenzima Q10, presente nelle cellule e in diversi animali. Fornisce al muscolo cardiaco l’energia necessaria alle sue funzioni e avendo la capacità di annullare la tossicità dei radicali liberi presenti nel cuore danneggiato da un infarto, è utilizzato negli esiti di infarto, nella miocardiopatia dilatativa, nell’arteriosclerosi e nei disturbi circolatori della vecchiaia.
Apparecchio costruito in cuoio plastica o metallo che ha lo scopo di sostenere parti del corpo insufficienti alla loro funzione oppure di prevenire deformita o di mantenere in una posizione corretta una porzione scheletrica. Ne sono esempio i corsetti le calzature correttive le solette i plantari ecc.
La Sindrome di Turner è legata a un'anomalia citogenetica di tipo XO dovuta a un errore nell'accoppiamento dei cromosomi durante la meiosi, vale a dire un processo di riproduzione sessuale in base al quale una cellula madre dà vita a quattro cellule figlie diverse fra loro.
Di conseguenza, la Sindrome di Turner definisce una serie di alterazioni cromosomali di cui la più comune è la monosomia del cromosoma X. Nel 99 per cento dei casi, gli embrioni che ne sono affetti muoiono prima di nascere.
Nella normalità, il cariotipo femminile è caratterizzato da due cromosomi sessuali X, mentre gli individui che soffrono della sindrome presentano una monosomia completa o parziale del cromosoma.
A causare la sindrome è principalmente la mancata disgiunzione del cromosoma sessuale durante la meiosi, nella fase di gametogenesi, il che porta alla creazione di gameti con un numero eccessivo di cromosomi o al contrario privi degli stessi.
Dall'unione di un gamete privo di cromosomi e uno normale si formano embrioni affetti dalla sindrome.
Gli individui affetti dalla Sindrome di Turner sono donne, ma con caratteristiche femminili poco sviluppate e in genere sterili. Nella maggior parte dei casi, la sindrome non si manifesta fino alla pubertà, quando invece determina il mancato sviluppo dei caratteri sessuali secondari.
Questi i principali sintomi della patologia:
orecchie a basso impianto
bassa statura;
coartazione preduttale aortica e stenosi aortica con fibroelastosi endocardica;
linfedema nelle mani e piedi;
torace piatto e capezzoli iperdistanziati;
attaccatura dei capelli bassa;
ipogonadismo con fenotipo femminile;
sterilità dovuta a malformazioni dell'ovaia detta "a stria";
ipergonadotropismo;
amenorrea primaria, vale a dire assenza di mestruazioni (in Turner la menopausa avviene prima del menarca all'età di 2 anni);
pterigio del collo.
Altri sintomi sono: mandibola piccola (micrognazia), Cubito valgo, unghie sottili e ipoplasiche, abbassamento (ptosi) delle palpebre e piega scimmiesca nella mano.
La sindrome viene trattata inizialmente con estrogeni naturali per stimolare lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, e in seguito con estroprogestinici.
Intervento chirurgico di asportazione totale o parziale dei turbinati nelle fosse nasali.
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