Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ghiandole situate nella parete mucosa dello stomaco, possono essere semplici o ramificate. Sono molto numerose (circa 5 milioni, pari a 100-150 per mm2), vengono distinte in ghiandole gastriche propriamente dette, ghiandole cardiali e ghiandole piloriche (in base alla localizzazione). Le ghiandole cardiali (presenti per pochi centimetri dall’orifizio cardiale) sono del tipo tubulare composto; le cellule dei tubuli ghiandolari secernono glicoproteine neutre. Il secreto spinge il nucleo nel terzo basale delle cellule. Le ghiandole gastriche propriamente dette si trovano nella mucosa del fondo e del corpo dello stomaco. Sono del tipo tubulare semplice. Si aprono nei fondi delle fossette gastriche dove si trovano cellule indifferenziate, che provvedono al rimpiazzo delle cellule dell’epitelio di rivestimento e dei tubuli ghiandolari. Le ghiandole piloriche sono del tipo tubulare composto e secernono glicoproteine neutre; tra esse si trovano cellule endocrine del tipo G secernenti gastrina e enterocromaffini secernenti serotonina. La gastrina ha soprattutto la funzione di stimolare la secrezione di HCl da parte delle cellule delomorfe delle ghiandole gastriche propriamente dette.
Ormone gastrointestinale polipeptidico che viene prodotto dalle cellule G, le quali si trovano disperse nell'antro pilorico, nel duodeno e nel pancreas. La gastrina serve a stimolare la produzione di acido cloridrico e di pepsina da parte dello stomaco, inoltre è in grado di regolare il trofismo delle cellule acido-secernenti, la motilità intestinale e il tono dello sfintere esofageo inferiore. La gastrina riesce anche a stimolare la secrezione di enzimi pancreatici e ad avere un effetto coleretico sulla colecisti.
Tumore endocrino, talvolta maligno, che secerne gastrina e che si sviluppa in genere nel pancreas, più di rado nel duodeno e nello stomaco.
La gastrite è un'infiammazione della mucosa gastrica. Le cause sono diversse e ne innumerevoli tipi, suddivise in acute e croniche
Le gastriti acute sono transitorie e caratterizzate da lesioni erosive.
Le lesioni delle forme acute scompaiono generalmente entro le 48 ore.
Nella forma cronica manca la componente erosiva, ma ritroviamo gli infiltrati tipici delle flogosi croniche.
Le gastriti croniche si dividono in due tipi:
* Di tipo A (detta anche del fondo): si sviluppa nel fondo e nella grande curva dello stomaco, è relativamente rara e più frequente nell'anziano. È una patologia a base autoimmune che determina la produzione di autoanticorpi contro le cellule parietali dello stomaco. Provoca acloridria, anemia perniciosa, atrofia della mucosa e aumentata incidenza di carcinoma gastrico.
* Di tipo B (detta dell'antro): forma sostenuta dall'Helicobacter pylori, un batterio Gram negativo che ha come habitat naturale la mucosa gastrica, dove è capace di convertire l'urea in ammoniaca. Come conseguenza di questo fatto l'acidità dell'ambiente si abbassa, rendendolo più vulnerabile all'azione erosiva delle sostanza acide digestive. Spesso rimane asintomatico per molti anni. Viene diagnosticata tramite gastroscopia e biopsia anche in assenza di lesioni visibili. Nel tempo provoca ulcera peptica e carcinoma gastrico.
La terapia per l'eliminazione del batterio consiste nella somministrazione di bismuto e amoxicillina in molti cicli.
Le forme croniche non mostrano sintomi mentre le forme acute provocano dolore, nausea, vomito, febbre, dispepsia, emorragia, anoressia, tutti sintomi che una volta eliminata la causa scompaiono in pochissimo tempo.
E' fondamentale effettuare una diagnosi differenziale rispetto a una possibile presenza tumorale, considerando anche che alcune forme di gastrite sono considerate fattore di rischio per l'evoluzione della neoplasia.
La terapia consiste in inibitori della pompa protonica (esomeprazolo, pantoprazolo, omeprazolo) e antiacidi (sali di magnesio e alluminio, magaldrato, bismuto colloidale, sucralfato).
Se presente infezione da Helicobacter pylori si utilizza anche uno schema antibiotico che comprenda almeno una penicillina di nuova generazione (amoxicillina, ampicillina) e un macrolide (solitamente la claritromicina).
E' il muscolo che consente il movimento della gamba. E' formato da due ventri muscolari chiamati gemelli. Il capo mediale origina al di sopra dell'epicondilo mediale del femore, dal piano popliteo, e dalla regione posteriore della capsula articolare del ginocchio. Il capo laterale origina origina al di sopra dell'epicondilo laterale del femore, dal piano popliteo e dalla capsula articolare del ginocchio.
Il suo grande tendine si unisce a quello del muscolo soleo formando il tendine d'Achille che va ad inserirsi nella parte posteriore del calcagno.
Con la sua azione permette l'estensione del piede, la rotazione verso l'interno, e partecipa anche alla flessione della gamba. Con la sua contrazione fa si che il tallone si sollevi quando camminiamo.
Condizione in cui lo stomaco, rispetto alla normale posizione nell'addome, è spostato verso il basso, a causa del cedimento dei legamenti.
La gastroschisi è la protrusione dei visceri addominali attraverso un difetto di tutto lo spessore della parete addominale, di solito a destra dell'inserzione del cordone ombelicale. E’ un difetto di formazione della parete addominale che determina la non completa chiusura dei muscoli e della cute dell'addome e che ha come conseguenza la fuoriuscita degli organi addominali. In oltre il 90% dei casi è risolvibile con un intervento chirurgico in epoca neonatale.
La diagnosi avviene spesso in epoca prenatale,solitamente tra I° e II° trimestre di gravidanza. All'ecografia si visualizzano gli organi addominali, generalmente l'intestino, che fuoriescono dall'addome del feto da una piccola apertura (di 2-4 cm) posta alla destra dell'ombelico. E’ necessario prendere con molta cautela una diagnosi di gastroschisi.
La diagnosi prenatale è fondamentale perché permette di seguire l'evoluzione in utero e di pianificare la miglior assistenza al neonato, consentendo ai genitori di prepararsi alle cure.
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