Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Studia i meccanismi fisiologici che permettono la percezione visiva. Ne valuta i complessi meccanismi di trasduzione dello stimolo luminoso in stimolo elettrico e la sua trasmissione dai fotorecettori retinici fino alla corteccia visiva. Attualmente è possibile effettuare una valutazione obiettiva della funzionalità delle strutture che formano le vie ottiche attraverso metodiche elettrofunzionali, come la registrazione di differenti tipologie di Elettroretinogramma (ERG) o la registrazione delle variazioni dei potenziali bioelettrici della corteccia visiva (Potenziali Evocati Visivi,PEV). La registrazione simultanea di ERG e PEV permette di ottenere un indice della conduzione nervosa tra la retina e la corteccia visiva. Modificazioni patologiche della trasmissione dell’informazione visiva dai fotorecettori retinici fino alla corteccia cerebrale possono determinare gravi alterazioni della percezione visiva.
(o malattia di Recklinghausen), malattia ereditaria caratterizzata dallo sviluppo di tumori (neurofibromi) multipli a carico dei nervi cranici e spinali e dalla presenza di caratteristiche manifestazioni cutanee. La malattia è relativamente rara nelle forme complete, ma frequente in quelle incomplete: trasmessa attraverso un carattere autosomico dominante, mostra maggior penetranza nei maschi. La sua manifestazione franca non avviene prima della pubertà. I sintomi più importanti sono in relazione alla compressione esercitata dai tumori sulle fibre nervose, la cui funzionalità può risultare gravemente compromessa: in particolare, i neurofibromi dei nervi periferici provocano parestesie e paresi tronculari; quelli delle radici spinali possono dare sintomi da compressione radicolare o midollare; quelli dei nervi cranici danno più frequentemente segni e sintomi derivanti dall'interessamento dell'VIII, X e V paio. Le manifestazioni cutanee comprendono lipomi e anomalie della pigmentazione, con le caratteristiche macchie color caffelatte. Spesso sono associate deformità ossee e del tessuto sottocutaneo. La molteplicità dei tumori è la regola. La loro degenerazione maligna è rara. La prognosi dipende dal grado di compromissione del sistema nervoso centrale. L'unica terapia possibile è quella chirurgica, per quanto limitata dalla molteplicità e diffusione delle lesioni.
Tumore benigno di un nervo, che origina dai fibroblasti e dalle cellule di Schwann. Di solito si localizza alla radice di un nervo spinale periferico. Può essere unico o più spesso multiplo, come nella neurofibromatosi. I neurofibromi possono trasformarsi in tumori maligni.
Insieme dei neuroni e delle cellule derivate dal neuroectoderma, che sono dotati della capacità di secernere ormoni (per lo più peptidi, o ammine biogene).
Parte dell'ectoderma da cui origina il sistema nervoso.
Infiammazione dei canali in cui passa un nervo che dà origine ad una sindrome nevralgica.
Sinonimo di lichenificazione. Il termine indica un gruppo di dermatosi caratterizzate da reazioni cutanee intense, che possono presentarsi come forme eruttive (lichen, lichenificazione, orticaria), o lesioni (papule pruriginose, forme eczematose).
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