Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Composto di sintesi con azione simpaticomimetica, analogo all'adrenalina. Agisce direttamente sui recettori adrenergici, prevalentemente su quelli di tipo a. Non ha effetti sul sistema nervoso centrale, ha invece azione vasocostrittrice. Si utilizza nelle forme di insufficienza circolatoria, per via orale e parenterale. Localmente si usa come decongestionante nasale, come midriatico e vasocostrittore locale.
Vedi difenilidantoina.
Farmaci
Aurantin, Dintoina.
Indicazioni
Trattamento sedativo non ipnotico delle epilessie generalizzate primarie (escluso il piccolo male), crisi epilettiche parziali, nevralgia del trigemino, aritmia cardiaca.
Controindicazioni
Controindicato in caso di ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto.
Interazioni
Sono conosciute interazioni con anticoagulanti, cimetidina, cloramfenicolo, disulfuram, fenilbutazone, sulfafenazolo, isoniazide, corticosteroidi, barbiturici, antidepressivi triciclici, teofillina e carbamazepina, test al metopirone e dello iodio legato alle proteine.
Farmaci
Fenobarbitale sodico, Gardenale, Luminale Bracco, Luminalette.
Indicazioni
Seditavo generale nel trattamento dell'epilessia e in tutte quelle condizioni patologiche che richiedono una sedazione di lunga durata. Può essere usato come sedativo ipnotico.
Controindicazioni
Controindicato in caso di gravidanza e durante l'allattamento, allergia nota ai barbiturici, gravi malattie del miocardio e grave insufficienza epatica e renale.
Interazioni
Sono note le interazioni con farmaci che vengono metabolizzati al livello degli enzimi epatici come ad esempio gli antibiotici, gli anticoagulanti, gli steroidi surrenalici. Interagisce con alcool, antipsicotici e antistaminici.
Vedi segno di Babinski.
Insieme dei caratteri visibili di un individuo che sono il risultato dell’interazione tra il patrimonio genetico (genotipo) e le condizioni ambientali. Genotipi uguali possono, se sottoposti all’azione di ambienti differenti, produrre diversi fenotipi come può anche verificarsi il caso opposto per cui due fenotipi identici sono dovuti a genotipi differenti (fenocopia).
Derivato della vitamina A che potrebbe essere efficace nell'arrestare la degenerazione maculare, una malattia degli occhi che colpisce con l'eta'. Lo afferma un primo trial clinico effettuato dalla New York university riportato dal 'Daily Mail'. Il test e' stato condotto su 250 persone affette dalla versione 'secca' della malattia, per cui fino a questo momento non c'e' cura, meta' delle quali ha ricevuto diverse dosi, mentre all'altra meta' e' stato dato un placebo. Nella dose piu' alta, il Fenretinide ha arrestato la progressione della malattia dopo un anno, suggerendo che questo non e' in grado di riparare le cellule della retina danneggiate, ma riesce a proteggere le altre. "In questo test dovevamo solo verificare che il farmaco fosse ben tollerato dai pazienti - ha spiegato Jason Slakter, uno degli autori dello studio - per essere sicuri dei risultati servira' un trial piu' ampio, che dovrebbe iniziare l'anno prossimo".
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