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Organo cavo, parte degli apparati respiratorio e digerente. Si trova tra il cavo orale l'esofago. Il canale muscolomembranoso della faringe, viene normalmente diviso in tre tratti: superiore (rinofaringe), intermedia (orofaringe) e inferiore (laringofaringe). Presenta una parete posteriore e due laterali, mentre è priva di quella anteriore, sostituita, dal margine posteriore del setto fra le coane nasali e dal velo palatino (nel tratto rinofaringeo), dalla faccia dorsale degli archi glossopalatini e dal dorso della radice della lingua (nel tratto orofaringeo), e dalla parete posteriore della laringe (nel tratto larinofaringeo). Internamente, nella parte superiore della cavità si trova una volta, nella quale è contenuta la tonsilla faringea; nella parte anteriore, a livello dell'orofaringe, vi è un'apertura ovale sormontata dall'epiglottide, che, piegandosi può occluderla, impedendo il passaggio degli alimenti nella trachea. Esternamente la faringe è rivestita di un sottile tessuto connettivo fibrillare lasso.
Intervento chirurgico di asportazione della faringe. Generalmente ci si limita ad asportare la parte inferiore dell’organo, ad esempio in caso di tumore maligno. Con l'operazione vengono anche asportate le stazioni linfoghiandolari laterocervicali. Quando insieme alla faringe si asporta anche la laringe si parla di faringolaringectomia.
Infiammazione della faringe. Le forme acute sono spesso un'estensione di processi infiammatori in distretti adiacenti. Le forme croniche hanno un lungo decorso che di solito evolve in tre fasi: catarrale, ipertrofica e atrofica. I sintomi della faringite sono sensazione di dolore e di corpo estraneo, tosse, vellichio, necessità di deglutire spesso e di raschiare la gola. La terapia è sintomatica e antibiotica, se l'eziologia è batterica.
Esame visivo della faringe. Il medico abbassa la lingua del paziente e gli fa pronunciare la lettera "a".
Spasmo, spesso di natura psicogena, della muscolatura della faringe, che impedisce la deglutizione o la rende difficile.
Ramo della farmacologia che studia come i farmaci si distribuiscono nell’organismo, in relazione alla dose, alla via di somministrazione, etc. Dallo studio dei rapporti fra dose e concentrazione si può calcolare la dose standard di un farmaco.
Ramo della farmacologia che studia gli effetti biochimici e fisiologici esercitati dai farmaci sull'organismo.
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