Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Cromosoma sessuale opposto ad autosoma.
Disturbo che investe la motilità oculare con deviazione dell'asse visivo. Viene eliminata attraverso la fissazione dell'oggetto. Viene inteso come strabismo latente. Al contrario dello strabismo manifesto e visibile, l'immagine visiva si mantiene fusa nel campo visivo, ma attraverso un costante sforzo dei muscoli oculari che può portare ad affaticamento e a mal di testa. Questo difetto è spesso associato ad una sensazione di pressione al globo oculare, soprattutto quando entrambi gli occhi si spostano lateralmente. E' dovuto a una leggera anormalità dei muscoli oculari o del nervo oculomotore. L'eteroforia può essere corretta mediante l'uso di una lente prismatica, ma in casi gravi la terapia è chirurguca. Se non corretta, può portare ad ambliopia.
Assunzione che il mondo sia e debba essere esclusivamente eterosessuale. Si dà per scontato che ogni essere umano nasca eterosessuale.
Detto di persona che prova attrazione per individui del sesso opposto con i quali desidera e ha rapporti sessuali. L' eterosessualita è l'unica forma di sessualità efficace a scopo riproduttivo. Per questo, è considerata normale dal punto di vista biologico.
In genetica, viene definita eterozigosi, in contrapposizione all'omozigosi, la condizione genetica di una cellula o di un organismo in cui è presente una coppia di alleli diversi per un dato gene; gli alleli occupano gli stessi loci sui cromosomi omologhi corrispondenti.
Generalmente gli alleli possono essere dominanti, indicati solitamente da lettere maiuscole, oppure recessivi, indicati da lettere minuscole. L'individuo diploide eterozigote sarà quindi del tipo Aa. Il fenotipo dell'individuo eterozigote è determinato dall'allele dominante, per cui è fenotipicamente uguale all'omozigote dominante.
Essendo ciascun individuo composto da cellule contenenti tutte lo stesso patrimonio genetico, l'eterozigosi si riferisce sia all'individuo nel complesso sia alle cellule che lo compongono. Gregor Mendel indicava gli individui eterozigoti con il termine ibrido.
Farmaco inibitore del riassorbimento osseo, impiegato nella cura dell'osteoporosi del morbo di Paget, dell osso e delle metastasi ossee.
Sinonimo di alcol e di etanolo. Composto organico caratterizzato dalla presenza di uno o più gruppi ossidrilici -OH; deriva dagli idrocarburi per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti gruppi ossidrilici. Gli alcoli si dicono primari se l'ossidrile è legato a un atomo di carbonio che porta altri atomi di idrogeno (-CH2OH); secondari se l'ossidrile è legato a un atomo di carbonio che porta un atomo di idrogeno (-CHOH); terziari se non c'è idrogeno legato all'ossidrile (-COH). La riduzione delle aldeidi dà sempre un alcol primario; quella dei chetoni un alcol secondario. Si dicono alcoli superiori quelli che hanno più di sei atomi di carbonio. La denominazione IUPAC prevede che un alcol venga chiamato con il nome dell'idrocarburo da cui deriva + il suffisso -olo (o -diolo o -triolo se ci sono due o tre gruppi alcolici); viene aggiunto poi un numero arabo che indica l'atomo di carbonio al quale è legato il gruppo ossidrilico. Per esempio il metanolo deriva dal metano e l'etanolo dall'etano. Una denominazione alternativa è rappresentata dall'aggettivo dell'idrocarburo preceduto da alcol: l'etanolo è detto anche alcol etilico. Gli alcoli vengono impiegati principalmente come solventi.
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