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Comparsa rapida e improvvisa sulla cute di lesioni di varia morfologia, come bolla macchia eritema, e dimensione che possono interessare in parte o in nodo diffuso la superficie della pelle. Caratterizza le malattie esantematiche infantili, di alcune forme di psoriasi eruttiva e numerose reazioni allergiche a farmaci e ad alimenti.
Detta anche dentizione, è il processo di sviluppo e collocazione dei denti nel cavo orale degli animali vertebrati.
I denti formati in modo parziale nel corso dell'odontogenesi crescono in verticale sviluppando le proprie radici in virtù del processo di cementogenesi, fino a comparire in arcata. nello stesso tempo cresce anche l'osso alveolare, sul quale è impiantato ogni dente, contribuendo al suo sollevamento verso la superficie della cavità orale; in modo contrario, la cresta alveolare sovrastante i germi dentali si abbassa, e favorisce la fuoriuscita del dente. La dentizione ha termine con il combaciamento degli antagonisti e la completa maturazione del dente.
Nell’uomo, come negli altri mammiferi, vengono distinti due tipi di dentizione, una primaria, detta decidua, e una secondaria, definita permanente.
In psicoanalisi rappresenta la più antica delle tre istanze dell'apparato psichico freudiano insieme a Super-Io ed Io. Sede delle pulsioni, il suo funzionamento viene regolato dal principio del piacere che gli impone la soddisfazione immediata dei desideri. L'Es, infatti, conterrebbe le spinte pulsionali di carattere erotico (Eros),ed auto-distruttive (Thanatos). Rappresenta quindi l'istanza intrapsichica più arcaica della nostra mente ed è definito anche inconscio (a differenza dell'Io che è parzialmente inconscio ma comprende anche gran parte degli elementi consci). Secondo Freud, tra gli istinti primari e tra le fonti primarie di energia psichica, si trova quello sessuale.
Bisogna però precisare che l'Es, nella metapsicologia legata alla teoria strutturale, non è inferiore all'Io, e ha una capacità di ritenzione dei ricordi molto sviluppata ed è nelle condizioni di immagazzinare un gran numero di ricordi rimossi (soprattutto durante l'infanzia).
Proprio per questo, secondo Freud, dalla sua attività possono essere causate nevrosi, ossia disturbi che hanno origine dal conflitto tra elementi coscienti (Io) e ricordi che il Super Io non vorrebbe rievocare.
Detta anche autopsia, è l'esame medico-legale eseguito sul cadavere per accertare le cause di decesso nei casi di morte violenta o di origine incerta. Si basa su un esame esterno e nella successiva dissezione del corpo per mettere in evidenza i segni caratteristici di ogni causa di morte. L'analisi viene eseguita all'interno dei reparti di anatomia patologica o di medicina legale da un medico coadiuvato dal tecnico forense.
Esistono tre livelli di autopsia: quella completa, con cui vengono esaminate tutte le cavità del corpo, compresa la testa; limitata, che in genere esclude la testa;
selettiva, nella quale vengono presi in esame soltanto organi specifici.
Detto anche esame clinico, è esame condotto dal medico sul paziente dopo aver raccolto l'anamnesi. Viene definito obiettivo poiché si riferisce alla ricerca di segni obiettivi che differiscono dai sintomi soggettivi riferiti dal paziente indicativi di uno stato morboso. Costituisce il primo passo per formulare la diagnosi ed impostare una terapia.
Ricerca di parassiti intestinali nelle feci, come vermi protozoi. Per escludere una parassitosi intestinale, generalmente viene richiesto l'esame di tre campioni di feci.
Indagini di carattere chimico o fisico eseguite su tessuti su liquidi organici sangue urina feci ecc. o su prodotti patologici e pus che servono a determinare alterazioni dei componenti normali e a individuare l'eventuale presenza di sostanze abnormi o agenti patogeni nell'organismo per fornire dati utili alla valutazione di funzioni organiche o alla diagnosi e alla terapia di condizioni morbose. L'importanza di un esame di laboratorio deve essere valutata come dato fine a se stesso ma come elemento informativo inserito nel complesso procedimento diagnostico composto dalla raccolta dell'anamnesi, dall'esame obiettivo e poi dalla ricerca mirata delle indagini necessarie a confermare il sospetto. L'informazione fornita dall'esame di laboratorio deve essere il più possibile sicura e la sicurezza dipende essenzialmente da tre elementi: la sensibilità data dalla probabilità di un soggetto malato di essere positivo al test, una sensibilità del 100 consente di escludere la malattia in caso di risultato negativo la specificità data dalla probabilità che un soggetto sano sia negativo al test una specificità del 100 permette di confermare la malattia in caso di risultato positivo anche se non può essere esclusa in caso di risultato negativo poiché ciò dipende dalla sensibilità del test: tanto maggiore è l'efficacia quanto più alta è la probabilità di trovarsi di fronte a una data affezione in un certo contesto. Gli esami di laboratorio non sono quindi genericamente e sempre utili ma solo quando sono in grado di supportare la diagnosi di una determinata malattia in un determinato paziente. Da quanto detto risultano evidenti sia l'infondatezza di esami di laboratorio svolti in assenza di sintomi da indagare sia la necessita che i risultati vengano letti e interpretati dal medico in quanto devono essere integrati con dati e situazioni variabili da paziente a paziente.
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