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Termine con cui viene si indica il complesso costituito dalla massa degli eritrociti circolanti e dalle cellule eritropoietiche del midollo osseo.
Processo dell'emopoiesi che tramite alcune tappe di maturazione porta - nella fattispecie - alla produzione dei globuli rossi. Nella vita fetale il processo avviene nel fegato e nella milza mentre dalla nascita è di pertinenza del midollo osseo. In condizioni normali i globuli rossi derivano dal proeritroblasto (generato a sua volta dall’emocitoblasto), elemento che comprende grande nucleo, nucleoli e citoplasma intensamente basofilo. Esso si trasforma successivamente in eritroblasto basofilo (privo di nucleoli), in eritroblasto policromatofilo (il cui citoplasma è in parte basofilo e in parte acidofilo), in eritroblasto ortocromatico (citoplasma acidofilo; nucleo piccolo) e alla fine in eritrocita o normocita (privo di nucleo). A questo punto dell'evoluzione, i globuli rossi abbandonano il midollo osseo e passano in circolo.
Ormone prodotto fisiologicamente prima dai reni e in secondo luogo dal fegato in risposta a condizioni di ipossia dei tessuti: questo processo si verifica nel corso di cardiopatie, malattie polmonari, anemie. L'effetto è quello di favorire l' eritropoiesi incrementando quindi il numero dei globuli rossi che trasportano ossigeno ai tessuti. L'eritropoietina può però essere prodotta anche da alcuni tumori ormono-secernenti come ad esempio l'ipernefroma e l'emangioma cerebellare. In questi casi, la sua secrezione sarebbe causa delle condizioni di poliglobulia epolicitemia riscontrate nel corso di queste patologie.
L'eritropoietina o EPO è un ormone glicoproteico prodotto negli esseri umani dai reni e in misura minore dal fegato e dal cervello. La sua funzione principale è quella di regolare l'eritropoiesi.
A livello ospedaliero, l'EPO viene utilizzata per il trattamento dei pazienti nefropatici, ematologici e oncologici. Recentemente, è stato dimostrato un ruolo neuroprotettivo dell'EPO come agente antinfiammatorio.
Negli ultimi anni, tuttavia, l'EPO è stato più volte associato a casi di doping nel mondo dello sport, in particolare nel ciclismo, per la capacità di aumentare il numero di eritrociti e la concentrazione emoglobinica. Ciò si traduce in un'ossigenazione maggiore dei tessuti e quindi in un miglioramento della prestazione sportiva.
Condizione patologica in cui si ha visione rossa degli oggetti. Si manifesta in seguito all'intervento per cataratta oppure nelle intossicazioni da alcool metilico, o in soggetti privi del cristallino esposti a luce intensa, soprattutto se ricca di radiazioni ultraviolette (per es. sui campi di neve).
Indicata anche con l'acronimo VES, rappresenta il tempo necessario per la sedimentazione nel proprio plasma della parte corpuscolata di un campione di sangue situato in speciali tubi sottili. L'analisi della VES viene effettuata con lo scopo di determinare lo stato patologico di un organismo. Questo perché la VES aumenta nel caso di stati infiammatori, malattie reumatiche, infarto miocardico ecc.
presenza in una persona di caratteri sessuali sia maschili sia femminili. È una situazione patologica caratterizzata dalla simultanea presenza di tessuto ovarico e testicolare nella stessa gonade (tale condizione va sotto il nome di ovotestis) o nelle due gonadi separate. La diagnosi pertanto non si basa sull'aspetto fisico, né su quello dei genitali esterni e interni, ma va confermata mediante laparoscopia. La differenziazione del tratto genitale e il successivo sviluppo dei caratteri sessuali secondari sono variabili, da quadri di lieve ambiguità genitale (ipospadia, criptorchidismo, ernia) a quadri severi, tanto da rendere difficile l'attribuzione del sesso. La differenziazione dei genitali è guidata dal tipo di gonade presente, per cui si avranno utero e tuba dal lato dell'ovaio, epididimo e deferente da quello del testicolo; la presenza di tessuto ovarico e testicolare nella stessa gonade determina sviluppo prevalentemente femminile. Quasi tutti gli ermafroditi hanno l'utero e spesso, alla pubertà, accrescimento mammario e pseudoflusso mestruale. Raramente si ha spermatogenesi o ovulazione per cui sono quasi sempre sterili, ma nonostante l'incapacità a procreare possono condurre una vita pressoché normale. Fondamentale la consulenza psicologica ai genitori per aiutarli a crescere il figlio nel ruolo di genere più appropriato. In linea generale è necessario rimuovere chirurgicamente le strutture anatomiche (gonadi, genitali interni) che sono in contrasto con il sesso fenotipico predominante
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