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Detto anche eritema contusiforme, è un'ipodermite in prevalenza settale ad andamento acuto o subacuto i cui sintomi generali sono febbre, mialgie, astenia, cefalea e nodosità ipodermiche più spesso situati agli arti inferiori. I noduli hanno aspetto rotondeggiante e sono dolenti alla palpazione, caldi al tatto e di consistenza duro-elastica. La variazione di colore di tipo contusiforme dal rosso vivo al giallo verdastro è tipica della malattia. L'eziologia appare molteplice e consiste in infezioni batteriche virali o fungine, assunzione di farmaci, malattie sistemiche, tubercolosi, sarcoidosi, malattie autoimmuni . L' eritema nodoso è una vasculite che fa seguito alla deposizione di immunocomplessi nei piccoli vasi venosi dei setti connettivali dell'ipoderma. La terapia prevede soprattutto la rimozione della causa, e, dove sia possibile, nella somministrazione di salicilati e di cortisone nei casi più gravi.
Detto anche eritema attinico, è provocato da una esposizione prolungata della cute all azione dei raggi ultravioletti. Si manifesta nelle zone esposte alla luce con i seguenti sintomi: forte arrossamento che, nei casi piu gravi, è accompagnato da vescicole, bolle ed edema, bruciore e dolore che può regredire nell'arco di qualche giorno con desquamazione ed esfoliazione della pelle la quale rimane abbronzata.
Malattia della pelle causata dal Corynebacterium minutissimum che si manifesta con chiazze brunastre e desquamanti in corrispondenza delle pieghe inguinali ascellari e sottomammarie. L'unico sintomo che viene percepito dal paziente è costituito da manifestazioni dermatologiche, con caratteristiche simili a candidosi, ma di origine diversa dalle micosi. L'infezione si manifesta con artrosi cervicale, dolori alle articolazioni, artrite settica, macchie rosse lungo le pieghe della pelle, all'inguine, sotto le ascelle, sul collo. La zona investita dalla malattia può subire macerazione nel caso di sudorazione abbondante o ripetuto sfregamento.
La diagnosè effettuata in ambulatorio, utilizzando la luce di Wood. Non è invece possibile la diagnosi con l'esame del sangue oppure con una semplice emocoltura può rivelarne la presenza, ma alcune colture particolari possono far sviluppare il microrganismo. La terapia è antibiotica e, dal momento che l'eritrasma recidiva facilmente, deve essere continuata fino a guarigione completa .
Rara malattia neoplastica la cui caratteristica principale è l'abnorme proliferazione di eritroblasti nel midollo osseo. La patologia può avere una forma isolata, detta eritremia pura o malattia di Di Guglielmo relativamente benigna, oppure può essere associata a leucemia, eritroleucemia a prognosi sfavorevole. Una colorazione rossa della cute, soprattutto del volto, dilatazione delle vene sottocutanee e di quelle del fundus oculi splenomegalia cefalea vertigini dolori agli arti inferiori, sono elementi che la caratterizzano clinicamente. Si manifesta anche un'importante poliglobulia con emazie di aspetto normale. Possibili esempi di approccio terapeutico alla malattia sono la polichemioterapia, il trapianto di midollo osseo e l'immunoterapia. La patologia nella sua forma leucemica è infausta entro 10-15 anni.
Precursore del globulo rosso ancora fornito di nucleo presente nel midollo osseo. Rappresenta la prima cellula della serie rossa in grado di sintetizzare l'emoglobina. In seguito a varie divisioni e maturazioni, L'eritroblasto espelle il nucleo e diviene reticolocito.
Anemia emolitica del neonato provocata dal passaggio nel sangue fetale di anticorpi materni formatisi per incompatibilità del gruppo sanguigno tra madre e feto tramite la placenta. Può colpire il feto di madre Rh negativa e padre Rh positivo nel caso il feto sia Rh positivo. Costituisce un esempio tipico di reazione di ipersensibilità di secondo tipo.La presenza in circolo di eritroblasti, l'ittero, l'anemia, l'idrope neonatale, l'ingrossamento del fegato e della milza sono segni caratteristici della patologia.
Detto anche eritrocita o emazia o globulo rosso, è una cellula che circola nel sangue sprovvista di nucleo a forma di disco biconcavo e formata costituita per il 35 circa da emoglobina. La funzione principale dell'eritrocito è trasportare l' ossigeno dai polmoni ai tessuti. L' eritrocito è formato nel midollo osseo grazie al processo dell'eritropoiesi. Il numero degli eritrociti nel sangue varia di norma da circa 3 5 a circa 5-6 milioni per mm3 con larghe variazioni nei due sessi.
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