Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
L' orticaria papulosa o strofulo è una dermatite caratterizzata da prurito e papule orticarioidi ed è dovuta ad una reazione di ipersensibilità della pelle, nei confronti di alcuni insetti comuni. L'orticaria papulosa si può talora manifestare con vescicole o bolle pruriginose e pur potendo interessare qualsiasi fascia di età, è di frequente riscontro soprattutto in dermatologia pediatrica.
L' orticaria è una malattia della pelle caratterizzata da pomfi fugaci e pruriginosi, talora simili a punture da insetti. Esistono diverse varianti cliniche di orticaria ed alcune di esse si possono associare a malattie sistemiche (es. malattia di Still). Il prurito è quasi sempre presente e in alcuni casi l'orticaria si può associare ad edema palpebrale e labiale (sindrome orticaria angioedema). Al momento della visita dermatologica, in base alla variante clinica di orticaria, possono essere richiesti eventuali esami di approfondimento diagnostico (es. dosaggio IgE totali, patch test, test orticaria fisica, ricerca helicobacter pylori, etc) ritenuti più o meno utili dallo specialista in base alla storia clinica del singolo paziente.
L'orticaria è una dermatosi causata da diversi fattori: allergici (assunzione di farmaci, alimenti, parassiti intestinali, contatto con piante, tessuti ecc.), di tipo fisico (sbalzi di temperatura, esposizione al sole, da sforzo fisico ecc.), di origine psicogena (stress). È caratterizzata dalla comparsa sulla pelle di placche o pomfi di grandezza e forma variabili, di colore rossastro, e da un intenso prurito che aumenta a contatto con indumenti pesanti o in ambienti molto caldi. L'orticaria solitamente si risolve senza esiti nell'arco di pochi giorni, ma ci sono anche forme croniche in cui, dopo un esordio acuto, la patologia si ripresenta con varia frequenza per molti mesi o anche anni. Le cause dell'orticaria cronica non sono chiare; solo nel 10% la si può fare risalire a intolleranze alimentari, farmacologiche o a motivi legati all'ambiente. Vi sono poi forme particolari di orticaria: quella gigante (edema di Quincke) si localizza soprattutto al viso e nella zona genitale; quella pigmentosa è caratterizzata da papule brunastre, con decorso cronico. La terapia si basa innanzitutto sull'individuazione e sull'eliminazione delle cause scatenanti della patologia, quindi sulla somministrazione di farmaci sintomatici, come gli antistaminici e i corticosteroidi (nei casi più gravi); possono anche essere prescritti farmaci ad azione calmante, come le benzodiazepine.
L'Orticaria è una patologia che interessa la parte più superficiale della pelle. Tutte le varie tipologie sono caratterizzate dalla comparsa di piccole macchie sulla pelle, chiamati pomfi, spesso insieme all'orticaria nella stessa persona si manifesta anche l' angioedema.
Esistono diverse forme specifiche di orticaria studiate nel campo medico, fra esse si riscontrano:
- Orticaria pigmentosa
- Orticaria-angioedema da freddo
- Orticaria colinergica
- Orticaria da pressione
- Angioedema ereditario, la più famosa fra le forme di livello genetico.
I sintomi e i segni clinici presentano una diverista di espressioni quali la comparsa di pomfi rossi pruriginosi sulla cute, piccole lesioni con bordi spessi che possono anche unirsi.
L’assunzione di certi farmaci o determinati alimenti nell’organismo possono causare una reazione patologica che porta all’orticaria.
Altre cause sono i graffi di animali, i morsi di insetto, stress emotivi, infezione da echinococco (riscontrabile negli animali come il cane e trasmettibili all’uomo), pollini.
Sono fattori che aumentano il rischio di essere infettati da tale patologia le reazioni allergiche avvenute in precedenza
Cibi rilevati ad associazione di rischio di genesi di orticaria:
- Uova
- Arachidi
- Latte
- Bacche
- Crostacei
- Pesce
Esami:
Prima di tutto serve un accurata anamnesi per assicurasi il motivo per cui la persona possa essere affetta da tale malattia (cibi che ha ingerito, farmaci che ha assunto, ecc).
In seguito occorrono esami di laboratorio approfonditi fra cui la VES e la complementemia. Per casi particolari occorre l’esame della biopsia cutanea.
L'Orthosiphon stamineus(famiglia Labiate), detto anche tè di Giava contiene ossalato di potassio e altri componenti organici. È un ottimo diuretico, colagogo e ipocolesterolemizzante.
È usato per dissolvere i calcoli formati da ossalato di calcio e nelle composizioni di tisane dimagranti.
Si usa in infuso da solo o associato a piante sinergiche.
Vasto gruppo di alimenti vegetali, di cui si usano le foglie (per esempio, insalate, bietole, coste, finocchi, spinaci), le radici (carote, rape, ravanelli), i frutti (peperoni, melanzane, pomodori), o i fiori (cavoli, carciofi, broccoli). L'importanza alimentare della verdura è dovuta alla ricchezza in vitamine e sali minerali, di cui è più ricca rispetto alla frutta. Il 90-95% del peso della verdura è costituito dall'acqua: assolutamente trascurabile è la presenza di protidi, glicidi e lipidi. Il contenuto di fibra indigeribile è variabile ma sempre degno di nota, con favorevoli ripercussioni sul transito intestinale. L'impiego della verdura nell'alimentazione quotidiana è indicato soprattutto nelle diete ipocaloriche perché grazie alla sua voluminosità riesce ad assicurare una precoce sazietà con un introito calorico estremamente modesto.
Erezione dei peli e dei capelli provocata da un violento stato emotivo, per esempio, paura. Lo stimolo si comunica, tramite il simpatico, all'innervazione cutanea che induce la contrazione dei muscoli erettori dei peli (detti anche orripilatori), i quali modificano la posizione dei bulbi piliferi e quindi dei peli.
L'orripilazione è spesso accompagnata dal brivido e può essere causata anche dal freddo.
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