Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Infiammazione della pelvi renale e dell'uretere. Frequente nella prima infanzia, nell'età media specie nel sesso femminile l'ureteropielite da deflorazione, l'ureteropielite gravidica e nella vecchiaia ureteropielite dei soggetti prostatici.
La causa di solito è infettiva da Escherichia coli salmonella Proteus vulgaris.
I sintomi riguardano dolore lombare gravativo e trafittivo con irradiazione verso le cosce, febbre elevata con brividi, presenza di batteri e di pus nell'urina.
Il decorso può essere acuto o cronico di lunga durata con riacutizzazione e può complicarsi con la diffusione del processo infettivo alla vescica, ai bacinetti renali, al rene e al tessuto perirenale.
Asportazione di un tratto dell'uretere che si è ristretto. A questo segue l'inserzionedel moncone inferiore dell'uretere nella pelvi renale.
Asportazione di un rene e di un tratto di uretere.
L'intervento si esegue in caso di tumore sia a carico dei reni che dell’uretere; più raramente anche nei casi di duplicazione uretrale. Talvolta dopo l’ureteronefrectomia può essere impiegata radioterapia adiuvante.
Presenza di calcoli nell'uretere.
La distruzione dei calcoli può essere effettuata tramite ultrasuoni, ureterolitotomia o ureteroscopia, cioè l’inserimento di uno strumento a fibre ottiche nell’uretere.
Condizione patologica delle vie escretrici dell’urina caratterizzata da idronefrosi ossia un accumulo di urina nel rene che si trasforma in una sacca piena di liquido con conseguente dilatazione dell'uretere.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 13:30:15, in Lettera U, visto n. 1609 volte)
Indagine diagnostica che permette di osservare radiologicamente gli ureteri mediante un mezzo di contrasto introdotto o per via endovenosa o mediante cateterismo.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 13:24:08, in Lettera U, visto n. 4215 volte)
Anomalia congenita a carico dell’apparato urinario. Consiste nella dilatazione cistica dell’estremità ureterale, per cui l’uretere protrude entro la cavità della vescica. E’ ortotopico se si trova alla base della vescica, ectopico se si trova sul collo vescicale o nell’uretra.
I sintomi più frequenti sono infezioni urinarie e formazioni di calcoli. Altri sintomi sono un ritardo di crescita, disturbi gastrointestinali e sovradistensione della vescica.
E’ possibile diagnosticare tale condizione attraverso l’urografia endovenosa.
Nei pazienti affetti si consiglia l’intervento chirurgico. Nei bambini si può tentare l’approccio endoscopico che ha successo in circa la metà dei casi.
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