Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Pulsioni erotiche connotate da fantasie o impulsi intensi e ricorrenti, che implicano attività o situazioni specifiche che riguardino oggetti, che comportino sofferenza e/o umiliazione, o che siano rivolte verso minori e/o persone non consenzienti.
Le parafilie possono essere classificate in base all'atto che sostituiscono o all'oggetto verso cui si indirizzano.
Una ulteriore suddivisione riguarda il canale sensoriale che viene sollecitato.
Nella parte dell'atto vi è una sostituzione del coito o dell'attività sessuale, con pratiche di altro tipo.
Nella parte d'oggetto vi è una surrogazione dell'oggetto normativo o uno spostamento della meta:
l'oggetto normativo è costituito dal partner sessuale (eterosessuale o omosessuale).
la meta è rappresentata dal raggiungimento del piacere sessuale (orgasmo).
I canali sensoriali implicati nelle parafilie:
canale visivo, l'eccitazione sessuale viene ricercata nell'esibizione del corpo o parti di esso (esibizionismo), nell'osservazione di altri soggetti impegnati in attività sessuali (voyeurismo, mixoscopia) o di funzioni corporee fisiologiche (coprofilia, urofilia);
canale acustico/verbale, l'eccitazione è ottenuta mediante la pratica del turpiloquio, l'ascolto o il pronunciamento di parole scurrili o volgari attinenti alla sessualità (scatologia telefonica, coprolalia, pornolalia, mixacusi);
canale olfattivo, esistono collegamenti neurofisiologici tra l'organo vomero-nasale e determinate aree del cervello, quali il sistema limbico (emozionale) e il nucleo BNST (nucleo della stria terminale); l'eccitazione sessuale è data dalla percezione di odori, anche sgradevoli, come l'urina, le feci, le flatulenze (flatulofilia), il sudore (ospressiofilia), ciò può essere connesso ai feromoni escreti con queste sostanze;
canale gustativo, l'eccitazione sessuale è perseguita tramite l'ingestione/irrorazione di escrezioni corporee (coprofagia, spermatofagia, pissing);
canale tattile, il piacere sessuale è dato dalla pratica di attività corporee inusuali: stuffing (penetrazione con oggetti), percossofilia, spanking (sculacciare con violenza), clismafilia (pratica del clistere), nasofilia, rinolagnia, uretrolagnia (stimolazione di parti del corpo non classicamente erogene, come le narici o l'uretra).
Clinicamente sono riconosciute otto maggiori forme di parafilia.
Secondo l'ultima edizione del DSM-IV, per essere considerata effettivamente come patologia, tale condizione deve ricorrere per almeno sei mesi e devono manifestarsi come la forma di sessualità esclusiva o prevalente del soggetto, interferendo in modo rilevante con la sua normale vita di relazione e causandone un disagio clinicamente significativo. Ovviamente tali pulsioni parafiliche possono interessare persone di entrambi i sessi.
Esibizionismo: il bisogno o il comportamento che porta all'esposizione dei propri genitali ad una persona ignara;
Feticismo: l'uso esclusivo di oggetti non direttamente attinenti alla sessualità (es. scarpe, indumenti) o parti del corpo di una persona, al fine di innescare o aumentare l'eccitamento sessuale;
Frotteurismo: il bisogno o il comportamento che porta a toccare o palpeggiare il corpo di una persona non consenziente;
Pedofilia: l'attrazione sessuale per bambini in età infantile e prossimi a quella prepuberale;
Masochismo: bisogno o comportamento sessualmente eccitante ricercato nel voler essere umiliati, provare dolore o soffrire in altri modi;
Sadismo: bisogno o comportamento sessualmente eccitante nel produrre dolore o umiliazione della vittima;
Feticismo di travestimento: eccitazione e/o piacere sessuale nell'indossare abiti del sesso opposto;
Voyeurismo o scopofilia (più raro scoptofilia): il bisogno o il comportamento che porta a spiare persone ignare mentre sono nude, in intimo o impegnate in attività/rapporti sessuali;
Altre forme meno comuni sono raggruppate sotto la dizione Disordini Sessuali o Parafilia Non Altrimenti Specificata.
Infine si tende a differenziare le cosiddette perversioni soft, che rientrano tra le pratiche sessuali alternative, da quelle hard più strettamente correlate con un quadro patologico con diagnosi di parafilia.
Farmaco liquido trasparente, incolore, inodore, oleoso, insolubile in acqua che agisce come lubrificante delle feci rendendole di consistenza molle.
Deve essere usato con cautela nei pazienti anziani e nei bambini.
È preferibile l'assunzione a stomaco vuoto, perché si ha un'efficacia più spiccata e lo svuotamento gastrico avviene più lentamente. Per migliorarne il sapore si può miscelare a spremute di frutta o a bicarbonato.
Se usato per lungo tempo può determinare difficoltà di assorbimento vitaminico e diminuzione del tono dello sfintere anale.
Fenomeno per il quale si percepisce meglio la voce in ambiente rumoroso, piuttosto che silenzioso (paracusìa di Willis). Prende il nome di paracusìa disarmonica il fenomeno per il quale uno stesso suono è percepito nei due orecchi con diversa altezza.
Alterazione dermatologica per cui le cellule dello strato corneo conservano il loro nucleo, mentre scompare lo strato granuloso: la pelle diventa così squamosa.
Farmaci
Acetamol, Efferalgan, Levadol, Paracetamolo, Puernol, Tachipirina Flashtab.
Indicazioni
Il paracetamolo viene utilizzato per la terapia sintomatica dei dolori e della febbre, in particolare per il trattamento di nevralgie, artralgie, cefalee, dolori muscolari, post traumatici e tendinei, dismenorrea, borsiti.
Controindicazioni
Controindicato nei casi di ipersensibilità individuale accertata verso il prodotto.
Interazioni
Può interagire con altri farmaci inducendo mono-amminossigenasi epatiche (cimetedina, rinfapicina, antiepilettici come carbamazepina, fenobarbital, glutimide), con gli anticoagulanti orali, con i test per l'uricemia (con il metodo dell'acido fosfotungstico), con i test per la glicemia (metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi), con il cloramfenicolo.
Evacuazione, mediante puntura chirurgica, di cavità naturali dell'organismo invase da liquido o materiale purulento per cause patologiche. Si pratica sull'addome nei versamenti endoperitoneali di varia natura, sul pericardio (pericardiocentesi) nelle pericarditi essudative, sulla cornea a scopo decompressivo nel glaucoma, sul timpano per drenare la secrezione all'interno della cassa timpanica in caso di otite media catarrale trasudativa, sul torace (meglio detta toracentesi) nei casi di punture diagnostiche o evacuative della cavità pleurica in corso di patologie pleuro-polmonari (pleuriti, emotoraci, empiemi pleurici ecc.).
I parabeni sono composti organici talora utilizzati come conservanti nella formulazione dei dermocosmetici, per la loro azione antimicrobica. Da un punto di vista chimico, sono degli esteri dell'acido paraidrossibenzoico. Alcuni parabeni sintetici possono scatenare negli individui predisposti importanti eczemi da contatto e per questo motivo sono state create intere linee di cosmetici e creme senza parabeni e altri conservanti potenzialmente nocivi alla pelle e all'ambiente.
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