Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ciascuna delle due più importanti ghiandole salivari, situate nello spazio retromandibolare (loggia parotidea), tra il meato acustico esterno e la branca montante della mandibola. La paròtide è una ghiandola acinosa, di aspetto nettamente lobulato, grossolanamente simile a un prisma triangolare in cui è abbondante l'infiltrazione adiposa. Dal margine anteriore emerge il suo dotto escretore (dotto paratiroideo di Stenone), che sfocia nel vestibolo della bocca a livello del secondo dente molare superiore. La paròtide è attraversata dal tratto terminale dell'arteria carotide esterna, dal nervo facciale, dal nervo auricolotemporale e da alcuni linfonodi.
Formazione di tessuto osseo anomalo o per la sua struttura, come avviene nel morbo di Paget (in cui l'anomalia consiste in un difetto di calcificazione dell'osso), o per la sua sede, come gli osteofiti nell'artrosi (formazioni ossee allungate o a forma di becco, che sporgono dalla superficie ossea vicina alle articolazioni colpite).
Allucinazione olfattiva per la quale si percepisce un odore inesistente, o si ha la percezione erronea di un odore reale (cacosmia). La parosmìa si può manifestare nei casi di tabe dorsale, tumori del lobo frontale, diabete grave, gravidanza, influenza, intossicazione da piombo.
Processo infiammatorio a carattere purulento che interessa i tessuti intorno alle unghie.
Dal connettivo del solco ungueale la flogosi tende a diffondersi a quello della matrice e del letto dell'unghia (panaritium subunguale); ciò che rende l'infezione più pertinace, perché non cessa che con l'eliminazione, spontanea o provocata, dell'unghia. Spesso la paronichia evolve in un patereecio profondo (tendineo od osseo). Sono note forme croniche di paronichie professionali (dolcieri, lavandaie, ecc.), come pure da cause meccaniche (unghia incarnita). Nelle forme croniche, favorite dalla prolungata immersione delle mani nell'acqua, l'agente più frequentemente responsabile è un fungo, la Candida.
La cura è chirurgica.
Antibiotico aminoglicosidico antiamebico e antibatterico ad ampio spettro d'azione, indicato per l'azione topica a livello intestinale. Viene somministrato per via orale, ed è ben tollerato, perché non è assorbito. Può determinare comunque disturbi intestinali (diarrea).
Processo distrofico dei tessuti del parodonto, con atrofia progressiva dell'apparato sospensore del dente; sono quasi assenti i fenomeni infiammatori. La forma più comune di parodontosi è l'atrofia senile, in cui la gengiva è consistente, rosa pallido, e viene riassorbita insieme all'osso, a cui resta aderente; i denti rimangono fissi fino ai gradi più avanzati della parodontosi; al vacillamento si accompagna un'evoluzione in parodontite. L'unica terapia è la prevenzione delle forme infiammatorie.
Affezioni morbose a carattere progressivo, a carico dei tessuti del parodonto. L'origine si può ascrivere a fattori locali (placca batterica, tartaro, infezioni, traumi) e generali (disendocrinie, emopatie, carenze vitaminiche o proteiche o minerali, tossicosi ecc.). Si distinguono parodontopatìe superficiali (gengiviti) e profonde (parodontiti e parodontosi). La terapia è locale, protesica e ortodontica, o chirurgica.
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