Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Alterazione nella percezione degli stimoli sensitivi. Ad esempio uno stimolo tattile può essere avvertito come doloroso. È causata da lesioni localizzate nei centri sensitivi cerebrali, in particolare a livello talamico.
La disfagia è un disturbo della deglutizione del cibo
Quali sono le cuase più frequenti di di-disfagia?
Le malattie cerebrovascolari acute (ictus)
Gravi traumi cranici
Alcuni interventi chirurgici (ad esempio quelli che riguardano il cavo orale)
Alcune malattie degenerative del Sistema nervoso
Come si riconosce?
Il paziente disfagico, mentre mangia, tossisce spesso oppure mostra difficoltà nella deglutizione dei liquidi o di cibi disomogenei (ad es. pastina in brodo).
Fare attenzione quando il pazinte presenta
1. Deglutizioni ripetute e faticose
2. Frequenti colpi di tosse mentre si alimenta
3. Voce roca o gorgogliante, e ricorrente bisogno di schiarirsi la gola
4. Fuoriuscita di alimenti dal naso quando mangia
5. Tendenza a mantenere il cibo in bocca.
Alimenti da evitare sempre in caso di disfagia
1. Pastina in brodo (e in generale solidi e liquidi insieme)
2. Minestrone con verdura a pezzi
3. Legumi interi (piselli, fagioli, fave, lenticchie )
4. Verdura filacciosa (spinaci, fagiolini, ecc.)
5. Zuppe (pane o fette biscottate e latte, minestra con crostini, ecc.)
6. Frutta secca
7. Riso
8. Liquidi non addensati (solo nei
Quando si assiste un paziente disfagico è necessario
1. Assicurarsi sempre che il paziente sia sufficientemente attento, interrompendo la somministrazione di alimenti ai primi segni di stanchezza.
2. Fare in modo che il paziente mangi seduto, con il busto eretto ed un comodo appoggio delle braccia.
3. Controllare che il paziente si concentri sul pasto, senza parlare o essere distratto da chi lo aiuta.
4. Procedere lentamente, con piccole quantità alla volta, lasciando il tempo di masticare e deglutire.
5. Assicurarsi che il cavo orale non presenti residui di cibo prima di somministrare la porzione successiva (fare aprire bene la bocca!).
6. Far emettere periodicamente due o tre colpi di tosse seguiti da qualche deglutizione a vuoto per eliminare eventuali residui di cibo
7. Non dare da bere mentre mangia, potrebbe tossire e inalare parti di cibo rimaste in bocca con rischi per l’apparato bronco-polmonare. Puo’ bere dopo i pasti.
8. Ricordare che per la deglutizione dei liquidi è consigliabile la posizione del capo flesso sul petto. L ’acqua frizzante o le bevande acidule scatenano maggiormente la tosse.
9. Non somministrare pastiglie intere con acqua. Meglio tritarle e/o mescolarle in un cibo semisolido.
10. Pulire accuratamente la bocca dopo ogni pasto con il normale lavaggio dei denti oppure con una garza avvolta attorno a un dito, se permangono residui di cibo.
Qualunque alterazione della voce che può avere cause organiche o funzionali. Le prime possono essere patologie, malformazioni, infiammazioni, a carico di uno o più organi che concorrono alla fonazione. Tra le cause funzionali sono per lo più costituite da eccessivi sforzi della muscolatura fonatoria.
Sinonimo di depressione.
Anomalia dello sviluppo legata ad un errore avvenuto nel momento della fecondazione dell'uovo o nelle prime fasi di sviluppo embrionale.
Tumore ovarico, spesso maligno, costituito da cellule somiglianti a cellule germinali primitive.
Alterazione della percezione del gusto. Si può avere una percezione gustativa in assenza di stimolazione o una percezione qualitativamente errata di un determinato stimolo. Può essere dovuta ad alterazioni dei recettori contenuti nelle papille gustative o a danni nelle vie nervose deputate alla sensibilità gustativa. Ancora può essere dovuta a anomalie nella composizione della saliva o infezioni della bocca.
|