Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
E' una malformazione dell'utero; esso presenta due corni nettamente separati che continuano in due colli, i quali terminano in una vagina unica.
I testicoli fanno parte dell'apparato genitale maschile e sono adibiti alla produzione degli spermatozoi, le cellule fecondanti maschili.
È un corpo ovalare o rotondeggiante di consistenza molle ed elastica. I due testìcoli sono contenuti nello scroto, dove discendono dall'addome durante le ultime fasi dello sviluppo fetale, sospesi al funicolo spermatico.
Ogni testìcolo è rivestito da una guaina fibrosa, la tunica albuginea, da cui prendono origine sottili sepimenti connettivali che convergono verso un addensamento di tessuto connettivale (corpo di Higmore), suddividendo il parenchima testicolare in circa 250 lobuli di forma conica.
Ciascuno di questi ultimi contiene 1-3 sottili tubuli seminiferi a matassa che danno origine ai tubuli seminiferi retti, i quali anastomizzandosi con quelli degli altri lobuli formano una maglia irregolare (rete testis), da cui derivano i condottini efferenti e un canale di maggiori dimensioni che si raggomitola su sé stesso formando l'epididimo, da cui si diparte il condotto deferente. Tra i tubuli seminiferi, in cui avvengono i processi della spermatogenesi, si trovano masserelle di cellule interstiziali, o di Leydig, che producono ormoni, regolatori della comparsa dei caratteri sessuali secondari e dell'attività sessuale (testosterone).
Formazione encefalica compresa tra mesencefalo e telencefalo. Racchiude il terzo ventricolo, in comunicazione con le cavità telencefaliche (primo e secondo ventricolo) e mesencefalica (quarto ventricolo). È sede centrale di funzioni viscerali e neuroendocrine, viene suddiviso in ipotalamo e talamo.
Termine che indica l'interruzione di continuità tra due strutture anatomiche normalmente unite. In chirurgia , ad esempio indica l'atto di separazione di tessuti fra loro eseguita con strumenti meccanici (bisturi) o con mezzi fisici (calore, laser, etc).
I difetti visivi (ametropie) sono la miopia, l'ipermetropia e l'astigmatismo.
Farmaci che inibiscono l'attività degli osteoclasti, interferendo così nel processo di ricambio del tessuto osseo. Sono usati in caso di morbo di Paget e di ipercalcemia, per l'osteoporosi e per il trattamento delle metastasi ossee.
La difterite è una malattia infettiva, acuta e contagiosa, con la caratteristica di creare placche sulle mucose, particolarmente delle vie aeree.
E' provocata da un batterio specifico, il Corynebacterium diphtheriae, la cui scoperta si deve a Edwin Klebs nel 1883.
La diffusione della malattia nell'uomo avviene per contatto diretto e presenta:
* la formazione di pseudomembrane molli di colore grigio, costituite da leucociti e fibrina capaci di agglomerare i microbi patogeni;
* un processo di intossicazione, dovuta al propagarsi del microbo patogeno proveniente dal punto di contagio.
L'esordio è solitamente graduale, con febbre relativamente modesta, mal di gola, stanchezza; in meno della metà dei pazienti si ha disfagia, cefalea, cambiamenti nel tono della voce. Nel 10% circa dei pazienti è presente edema del collo, fenomeno associato ad un aumento del rischio di mortalità. Se è presente un grave stato tossico si può avere una stanchezza profonda associata a pallore e tachicardia.
La difterite viene trattata grazie all'ausilio di un antisiero, sviluppato dal biologo francese Emile Roux nel 1894. Il siero antidifterico, unica soluzione utilizzata, viene inoculato per via intramuscolare, con dosi variabili a seconda del grado di infezione tossica raggiunta.
Oggi, per l'immunizzazione dei nuovi nati, si usa un vaccino costituito da anatossina difterica che è stato prodotto per la prima volta nel 1920.
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