Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
è un supporto resistente e flessibile formato da 32 o 33 vertebre, che si estende dalla nuca all'apice del coccige e costituisce l'involucro protettore del midollo spinale.
La colonscopia è un esame per esplorare le pareti interne del colon, alla ricerca di eventuali lesioni, ulcerazioni, occlusioni, tumori. La colonscopia è consigliata ad intervalli regolari di 5-6 anni come corretta attività di prevenzione per tutti i soggetti a rischio o dopo i 50 anni.
Permette di osservare direttamente il tratto digestivo inferiore, e cioè il retto, il sigma, il colon, il cieco ed il tratto terminale dell’ileo, attraverso l'introduzione di uno strumento che si chiama endoscopio. Tale metodica viene eseguita introducendo la sonda dall’ano e risalendo con lo strumento lungo il grosso intestino mediante la progressiva insuflazione di aria e complessi movimenti tecnici tesi a superare le numerose “pieghe” che il viscere compie. Per tale motivo, soprattutto in soggetti con colon particolarmente convoluto, l’esame può risultare fastidioso ed indaginoso e normalmente viene condotto in sedazione cosciente mediante la somministrazione di un farmaco ipnotico-sedativo.
Ciò nonostante, la colonscopia offre indubbi vantaggi rispetto alle altre metodiche di indagine del grosso intestino (clisma opaco con doppio contrasto, colonscopia virtuale). Essa infatti permette la visione diretta della superficie interna dell’organo e pertanto di rilevare anche minute formazioni proliferative (polipi), di valutare qualitativamente le alterazioni della trama vascolare sottomucosa (aree di flogosi ed angiodisplasie) e del colore della superficie mucosa e di individuare l’esatta sede di un sanguinamento. Inoltre consente di eseguire manovre operative come biopsie per esame istologico di aree sospette o neoformazioni endoluminali, polipectomie, emostasi di lesioni sanguinanti, dilatazione di aree stenotiche.
Per tali motivi, risulta intuitivo pensare che sia particolarmente difficile prevedere l’andamento di una colonscopia e che la collaborazione del paziente così come il mantenimento di un adeguato stato di coscienza e di un adeguata soglia del dolore siano fondamentali, in quanto campanello di allarme per una corretta o meno progressione dello strumento e quindi riduzione di possibili complicanze.
La pratica dell’endoscopia infatti insegna manovre atte a risolvere la formazione dei “loop” eseguendo quindi colonscopie in sicurezza e con superiore tollerabilità per il paziente.
Importanza della preparazione intestinale: è fondamentale che il paziente curi la propria preparazione intestinale fino all’emissione di feci acquose limpide, in quanto la capacità dell’endoscopio di lavare e rimuovere residui fecali è limitata e la presenza degli stessi coprendo la superficie mucosa intestinale limita l’accuratezza dell’indagine diagnostica. Per esemplificare è come guardare in una stanza piena di quadri ed armadi ove pertanto le pareti non saranno completamente visibili e quindi buchi o macchie sui muri passeranno inosservate.
Il colostro è un liquido giallo sieroso che viene secreto dalle mammelle materne nel corso della gravidanza e nei primi giorni successivi al parto. È ricco di immunoglobuline di classe A e composto principalmente da acqua, leucociti, proteine (fra le quali anche agenti immunologici), grassi e carboidrati.
Il colostro è il mezzo attraverso il quale la madre trasmette le proprie difese immunitarie al figlio, che ne sarà protetto durante i primi mesi di vita, prima che sviluppi il proprio sistema immunitario.
Il termine colposcopia deriva dal greco kolpos (vagina) e skopeo (osservazione). Si tratta di un' indagine diagnostica di II° livello che consiste nel visionare a forte ingrandimento i genitali femminili (vulva, perineo, vagina, cervice uterina) servendosi di un particolare microscopio: il colposcopio. L'esame è indolore, non è invasivo né traumatico, non serve anestesia ed il tempo impiegato è quello di una visita ginecologica: 10, 15 minuti. Durante l'esame si utilizzano delle soluzioni come l'acido acetico e la soluzione di lugol che a contatto con le mucose genitali evidenziano al meglio eventuali lesioni. L'esame,inoltre, può tranquillamente essere prescritto in gravidanza. Il fine di questo esame è quello di effettuare una diagnosi precisa delle patologie del tratto genitale inferiore per eseguire una adeguata scelta terapeutica.
La vulvoscopia consiste in una "colposcopia" dei genitali esterni. Tale ispezione è parte integrante dell'esame colposcopico e ne condivide indicazioni ed utilità.
La penoscopia, peniscopia o episcopia è anch'essa una indagine effettuabile con il colposcopio. Consiste nella osservazione dei genitali maschili e trova la sua indicazione soprattutto nel caso di malattie sessualmente trasmesse o M.T.S come Herpes genitalis, Condilomi o infezione da HPV, Mollusco contagioso ecc. Questo consentirà un' eradicazione completa della patologia infettiva di coppia.
Ci sono migliaia di cibi, ma tutti possono essere descritti secondo una visione comune.
Ogni cibo ha degli scarti: la parte edibile è quella che effettivamente mangiamo. Ogni cibo ci dà energia. L'energia fornita da un cibo è espressa dalle sue calorie.
Ogni cibo può essere descritto biologicamente secondo la sua composizione in acqua, carboidrati, proteine, grassi e fibre. Ogni cibo può essere descritto chimicamente secondo la sua composizione in elementi e composti chimici (carbonio, idrogeno ecc.).
La visione mista di un cibo (biologico-chimica) è quella che lo descrive secondo:
carboidrati
proteine
grassi
fibre
acqua
minerali (potassio, sodio, ferro ecc.)
vitamine
I carboidrati (detti anche glicìdi o glucìdi) sono gli zuccheri. Sono la forma di energia impiegata dal corpo in attività di medio-alta intensità. Sono presenti nel sangue (glucosio), nel fegato e nei muscoli (sotto forma di glicogeno). La quantità di carboidrati immagazzinati (circa 500 g) non è grande, basta al massimo per una corsa di 30 km. Le fibre sono carboidrati che, non essendo digeriti, non sono importanti dal punto di vista calorico. Un g di carboidrati apporta 4 calorie.
Esempi di carboidrati sono: glucosio (il cui livello nel sangue è detto glicemia), fruttosio (frutta)
saccarosio (barbabietola da zucchero), galattosio (latte), amido (vegetali come la patata), glicogeno (muscoli e fegato).
I grassi (o lipidi) sono il substrato energetico per attività di bassa-media intensità. Il corpo può immagazzinare energia sotto forma di grasso praticamente senza limiti (anche in un individuo magro l'energia immagazzinata nel grasso è almeno 15-20 volte quella immagazzinata sotto forma di carboidrati). I lipidi si divido in semplici e composti. I lipidi semplici sono i trigliceridi, unione di glicerolo + acidi grassi. I lipidi composti sono trigliceridi legati ad altri composti.
A seconda della loro struttura chimica gli acidi grassi si possono dividere in: saturi a catena lunga (LCT), saturi a catena media (MCT), insaturi e idrogenati. Gli acidi grassi insaturi si suddividono in monoinsaturi e polinsaturi. La saturazione dipende da quanti legami (doppi) di carbonio possono rompersi per legarsi a un atomo di idrogeno. Grassi saturi: nessun legame doppio di carbonio, monoinsaturi uno, polinsaturi due o più. L'idrogenazione è un processo chimico con cui si ottiene un grasso saturo a partire da un grasso insaturo.
Le proteine sono componenti fondamentali di tutti i processi biologici. A differenza di carboidrati e grassi, svolgono solo una marginale funzione energetica (anche se 1 g di proteine = 4 calorie). Sono fondamentali per lo sviluppo muscolare. Sono costituite da aminoacidi. Esistono oltre 300 aminoacidi, ma otto sono detti essenziali perché devono essere assunti con l'alimentazione (l'organismo non sa costruirli a partire da altre sostanze): leucina, isoleucina, valina (questi tre sono detti anche "ramificati" per la loro struttura), triptofano, fenilalanina, lisina, treonina, metionina. Per i bambini sono essenziali anche arginina e istidina. Sono presenti in: carne e pesce, latte e derivati (formaggi), uova, leguminose, frutta secca.
I micronutrienti sono rappresentati da minerali e vitamine. Una dieta equilibrata assicura il corretto apporto di minerali. Per accertare una carenza minerale basta un esame del sangue. Esami alternativi (come il mineralogramma) non sono scientificamente significativi.
Le vitamine sono sostanze che agiscono da coenzimi, cioè in appoggio all'azione degli enzimi per rendere possibili le reazioni chimiche della vita. A parte la vitamina D, non sono sintetizzabili dall'uomo e devono perciò essere introdotte con la dieta. Le piante invece le producono normalmente e sono la risorsa vitaminica del regno animale. Ogni vitamina ha una particolare struttura e alcune di esse (A, D, niacina e acido folico) vengono attivate da altre sostanze dette provitamine. Le vitamine si suddividono in idrosolubili (solubili in acqua) e in liposolubili (solubili nei grassi corporei, la A, la D, la E e la K).
Corrente psicologica, fondata da J. B. Watson nel 1913 col nome di behaviorismo (dall'inglese behaviour, condotta), che ha per oggetto di studio il comportamento analizzato attraverso l'osservazione delle reazioni a stimoli dati.
Polisierosite parossistica familiare.
Colpisce la pleura, il pericardio e il peritoneo.Può manifestarsi a seguito di infezione reumatica.
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