Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
aminoacido solforato, cioè provvisto di un gruppo solfidrico (-SH); quando questo gruppo si ossida può dare luogo a un ponte disolfuro (-S-S-). Se tale reazione avviene tra due molecole di cisteina si ottiene la cistina.
Formazione in cui si versa o ristagna un liquido organico.
Visualizzazione radiografica delle cisterne della base cranica, ottenuta mediante introduzione di un mezzo di contrasto gassoso nello spazio subaracnoideo (15-30 ml di aria per via lombare o per via suboccipitale, dopo sottrazione di adatta quantità di liquor). La TAC ha ridotto molto l'uso della cisternografìa, attualmente impiegata soltanto in caso di idrocefalia o nelle aracnoiditi. Inoltre questo esame ha numerosi inconvenienti: è doloroso, causa quasi sempre cefalea e talvolta disturbi cardiocircolatori; nel caso di tumore endocranico vi è pericolo di erniazione delle tonsille cerebellari nel forame occipitale, con conseguenze mortali.
Neoformazione rotondeggiante od ovalare, è un teratoma, un tumore benigno di grandezza variabile da pochi millimetri a parecchi centimetri, ricoperta da cute normale, di consistenza molle. Si localizza preferenzialmente al volto, compare alla nascita o più tardivamente e si accresce fino a raggiungere il volume definitivo. All'interno della cisti possono essere presenti ghiandole sebacee e sudoripare, peli, unghie. Tali cisti possono comparire anche in altri organi (ovaio, rene, testicolo, sistema nervoso).
La cisti dermoide si riscontra anche nell'ovaio ed origina dalle cellule germinali ovariche, cioè quelle che mantengono la capacità di differenziarsi in diversi tessuti. In ginecologia le masse annessiali più frequenti compaiono nell’infanzia e nell’adolescenza, ma possono essere diagnosticate anche in epoca post-menopausale.
La terapia è chirurgica laparoscopica e permette di preservare la struttura ovarica residua.
Sono lesioni delle radici dei nervi spinali ripiene di liquor spinale, rilevate più frequentemente a livello sacrale durante gli esami di risonanza magnetica nucleare. Generalmente asintomatiche, in rari casi possono essere causa di una sindrome neurologica, detta sindrome di Tarlov, dal nome del neurochirurgo americano che per primo, nel 1938, identificò la natura di tali cisti.
L’opzione chirurgica ha avuto risultati sovente deludenti dal punto di vista del miglioramento della qualità della vita dei pazienti (vedasi risultati di un survey internazionale).
Il trattamento con fibrina, sperimentato anche in qualche ospedale in Italia, laddove efficace, rappresenta una soluzione temporanea, i cui effetti sembrano esaurirsi nel giro di pochi mesi.
Attualmente la patologia viene trattata prevalentemente a livello antalgico tramite i consueti farmaci per il dolore neuropatico (FANS, antidepressivi, antiepilettici, morfinoidi). In alcuni casi si ricorre all’impianto di pompa ad infusione intratecale, che somministra antidolorifici e mio-rilassanti (per lo più morfina e baclofen) e/o di elettrostimolatore.
Ottenuti effetti benefici con sedute di etiopatia.
Strutture cavitarie, tondeggianti, epitelizzate, a contenuto liquido, annidate nelle ossa mascellari, che originano da formazioni tessutali diverse. Hanno crescita continua ed espansiva, con progressiva deformazione e distruzione del tessuto osseo. Si suddividono in odontogene, disontogenetiche e pseudocisti. Dopo una prima fase asintomatica, le cisti mascellari esordiscono con la deformazione espansiva, non dolorosa. Complicazioni frequenti: infezioni e suppurazione. La terapia, chirurgica, mira all'asportazione completa della parete cistica e alla bonifica dell'elemento dentario responsabile della cisti mascellare stessa.
Neoformazioni benigne dell'ovaio, a contenuto liquido. Se ne conoscono due tipi: le follicolari, di solito multiple, di piccole dimensioni; e le luteiniche, di maggiori dimensioni, per lo più singole. Possono essere asintomatiche ed essere scoperte occasionalmente durante una visita ginecologica, oppure dare dolori addominali e irregolarità mestruali. A seconda delle dimensioni e della sintomatologia, possono essere trattate farmacologicamente o chirurgicamente. Nel caso dell'ovaio policistico, tutto l'ovaio è interessato da piccole cisti. Questa patologia, causata da disfunzioni ormonali o da processi infiammatori cronici, può causare amenorrea e sterilità.
La chirurgia può essere necessaria per rimuovere le cisti maggiori di 5 centimetri di diametro.
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