Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
ulcerazione della cornea, con accumulo di materiale purulento. Dà fotofobia, lacrimazione, senso di corpo estraneo e dolore, iperemia congiuntivale (aumento della quantità di sangue circolante in un distretto o in un organo, determinata principalmente da vasodilatazione capillare). L’ulcera può arrestarsi o perforarsi. La terapia consiste in diatermocoagulazione, associata a somministrazione di antibiotici per via locale e generale
Infiammazione della cornea, dell'iride e del corpo ciliare.
Sostanze capaci di rammollire e sciogliere lo strato corneo dell'epidermide e gli annessi cutanei a struttura cornea, quali i peli o le unghie. Tra i più attivi figurano l'acido solfidrico, i solfuri di calcio, di arsenico e di bario, l'acido acetico, il sapone al perossido di sodio. Queste sostanze vengono adoperate per distruggere callosità, verruche, tumori cornei ecc., e più comunemente come depilatori. Spesso vengono inclusi in questa categoria composti, definiti più propriamente come "esfolianti", i quali sfaldano o distaccano gli strati più superficiali dell'epidermide senza tuttavia scioglierli: sono usati prevalentemente come callifughi e comprendono l'acido salicilico, la resorcina, l'olio di ginepro, il collodio elastico. Devono essere usati con moderazione perché possono dare intossicazione anche grave a causa dell'assorbimento cutaneo.
Rammollimento patologico della cornea provocato da carenza di vitamina A. Si manifesta soprattutto in bambini in stato di grave malnutrizione, o in seguito a prolungati disturbi gastroenterici, che compromettono l'assorbimento della vitamina. La terapia a base di vitamina A, locale e generale, è in grado di arrestare il processo e portare a guarigione, lasciando come esito un leucoma corneale.
Intervento di chirurgia oculistica per la correzione delle ametropie, basato sulla variazione del valore diottrico della cornea, in modo da annullare il vizio di rifrazione.
Esame per la misurazione dei diametri della cornea nell'occhio.
Sostituzione chirurgica della cornea opacata o di una sua parte con tessuto corneale trasparente. Il tessuto corneale da innestare è per lo più prelevato da un occhio di cadavere, entro poche ore dalla morte. La cheratoplàstica lamellare è limitata ai soli strati esterni della cornea, per la riparazione di una cicatrice corneale superficiale; la cheratoplàstica a pieno spessore o penetrante comporta la sostituzione del tessuto corneale opacato per tutto lo spessore della cornea. Lo scopo della cheratoplàstica è, in genere, quello di restaurare la visione quando questa è potenzialmente integra, ma impedita da opacità o cicatrici corneali.
|