Immagine
 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 
Di riccardo (del 22/10/2013 @ 18:28:31, in Lettera C, visto n. 1121 volte)
Gruppo di sostanze utilizzate in terapia con lo scopo di legare altre sostanze presenti in concentrazioni patologiche nell'organismo, così da favorirne l'eliminazione attraverso le normali vie di escrezione. Fra le più note, la desferrossamina viene impiegata per eliminare depositi patologici di ferro (emosiderosi ed emocromatosi). Altri chelanti (il dimercaprolo o BAL; il disodio-calcio-etilendiaminotetracetico; la penicillamina) vengono impiegati nel corso di avvelenamenti acuti o cronici da metalli (primo fra tutti il piombo).
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di riccardo (del 23/10/2013 @ 11:43:30, in Lettera C, visto n. 1074 volte)
Eccessiva formazione di tessuto cicatriziale nel processo di cicatrizzazione di una ferita. Ha consistenza abbastanza dura e tende a essere rilevata rispetto alla superficie cutanea; a differenza della cicatrice ipertrofica, ha maggiori dimensioni della lesione iniziale. Le aree anatomiche più predisposte sono il torace, le spalle e il collo. Si manifesta soprattutto in soggetti giovani ed è causata da una predisposizione genetica. È assolutamente sconsigliabile l'asportazione chirurgica della chelòide, poiché si ottiene una nuova chelòide di maggiori dimensioni.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di riccardo (del 23/10/2013 @ 11:46:18, in Lettera C, visto n. 1424 volte)
Utilizzo di farmaci, sostanze biologiche o elementi nutritivi per inibire, ritardare o invertire il processo di cancerogenesi in qualunque momento, prima della fase invasiva di malattia. La chemioprevenzione si muove su tre livelli: -Individui sani; Inibizione della cancerogenesi (prevenzione primaria) -Fase pre-clinica; Reversione della cancerogenesi (prevenzione secondaria) -Pazienti dopo la terapia; Prevenzione di nuovi tumori primari (Prevenzione secondaria)e prevenzione dell’invasione e delle metastasi (Prevenzione terziaria). In campo oncologico è in corso di studio il grado di protezione antitumorale offerto dalla somministrazione di sostanze come i caroteni (e quindi la vitamina A a essi chimicamente imparentata), la vitamina C e un microelemento, il selenio, nella prevenzione di tumori molto diffusi quali i carcinomi della mammella, del polmone e del tratto gastrointestinale.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di riccardo (del 23/10/2013 @ 11:56:18, in Lettera C, visto n. 980 volte)
Fenomeno per cui sostanze chimiche sono in grado di attrarre cellule (capaci di muoversi) in ragione della loro concentrazione nel mezzo ambiente.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di riccardo (del 23/10/2013 @ 11:57:09, in Lettera C, visto n. 1266 volte)
Insieme delle terapie farmacologiche, e delle tecniche impiegate nella loro somministrazione, utilizzate nella cura dei tumori. La terapia con farmaci antineoplastici ha lo scopo di arrestare la proliferazione delle cellule tumorali nell'intero organismo, ma soprattutto a livello delle localizzazioni secondarie, cioè delle metastasi. Gli effetti collaterali: I farmaci antitumorali (o antiblastici) possono avere diversi punti d'attacco nella cellula: in genere si distinguono diverse classi di farmaci come gli antimetaboliti (5-fluoruracile), gli alchilanti (ciclofosfamide), antibiotici (adriamicina), sostanze varie (cisplatino), ma in ultima analisi il bersaglio dei farmaci è costituito dal DNA delle cellule tumorali. I farmaci attualmente in uso non consentono però di esercitare un'azione specificamente diretta contro le cellule tumorali: colpiscono genericamente tutte le popolazioni cellulari in fase di attiva replicazione, quindi anche le cellule sane (seppure in misura minore rispetto a quelle neoplastiche) e nella fattispecie quelle di tessuti ad alto ritmo proliferativo, come il midollo osseo, la mucosa orale e gastrointestinale, il bulbo pilifero, l'ovaio e il testicolo. La chemioterapìa oncològica sarà tanto più efficace quanto maggiore sarà il rischio di effetti collaterali, rappresentati da: diminuzione dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine (prodotti dal midollo osseo); irritazioni della mucosa della bocca e del palato; nausea, vomito, diarrea (per l'effetto sull'apparato digerente); irregolarità mestruali; caduta dei capelli per l'azione sui bulbi piliferi. Allo scopo di minimizzare per quanto è possibile questi inconvenienti, sono state messe a punto particolari strategie di somministrazione della terapia. In primo luogo la chemioterapìa oncològica viene effettuata in modo intermittente, secondo schemi che prevedono cicli curativi della durata di alcuni giorni, alternati a intervalli di riposo fino a 3-4 settimane: in tal modo si consente alle popolazioni cellulari normali, inevitabilmente colpite dal trattamento, di riprendersi tra un ciclo e l'altro a scapito delle cellule tumorali, generalmente più lente a recuperare il danno subito. Per ridurre ulteriormente gli effetti secondari della terapia si ricorre all'associazione di più farmaci antitumorali (polichemioterapia), aumentando l'azione globale grazie a differenti meccanismi d'azione, e diminuendo nel contempo la tossicità. Applicazioni della chemioterapia oncologica Con schemi di questo tipo è possibile a tutt'oggi curare molti tumori, tra cui le leucemie dei bambini, i linfomi di Hodgkin e alcuni linfomi non-Hodgkin, il tumore renale di Wilms e i tumori del testicolo. Risultati inferiori ma degni di nota sono raggiungibili nel carcinoma della mammella, in quello dell'ovaio e nel tumore polmonare a piccole cellule (microcitoma). In alcuni casi la chemioterapìa oncològica viene utilizzata a scopo precauzionale (chemioterapìa oncològica adiuvante) dopo l'intervento chirurgico di asportazione del tumore, allo scopo di eradicare eventuali metastasi microscopiche già disseminate all'atto dell'operazione. Questo tipo di strategia ha fornito finora buoni risultati nel carcinoma della mammella, del testicolo e forse del colon-retto, quando le "spie" della diffusione a distanza, cioè i linfonodi regionali (ascellari nel caso della mammella, viscerali negli altri), risultano invasi dal tumore. La chemioterapìa oncològica adiuvante viene utilizzata anche in molti tumori dell'infanzia (tumore renale di Wilms, sarcomi dei muscoli e delle ossa, medulloblastoma). Negli ultimi anni è stato proposto di utilizzare la chemioterapìa oncològica addirittura prima della chirurgia; in questo caso la chemioterapìa oncològica, detta neoadiuvante, ha lo scopo di ridurre la massa tumorale al fine di renderla più facilmente asportabile con interventi chirurgici complessivamente meno mutilanti. Oggi viene impiegata nella cura dell'osteosarcoma, di alcuni carcinomi della mammella, del cavo orale, dell'esofago, dell'ano e della vescica. Tecniche particolari di somministrazione Considerevole interesse riscuote la possibilità di far pervenire il farmaco direttamente nella regione anatomica colpita, potendo così aumentare il dosaggio a vantaggio dell'efficacia, ma con riduzione globale della tossicità su tutto l'organismo. La cosiddetta chemioterapìa oncològica regionale intrarteriosa trova applicazione soprattutto nel trattamento delle metastasi epatiche (perlopiù da tumori del colon-retto) e dei carcinomi della testa e del collo, data la possibilità d'incannulare con relativa facilità le arterie tributarie di questi distretti (cioè l'arteria epatica e la carotide esterna). La somministrazione di farmaci nel cavo pleurico, pericardico, ma soprattutto in quello peritoneale permette di aggredire le localizzazioni neoplastiche direttamente in queste sedi. La chemioterapìa oncològica intracavitaria è stata utilizzata particolarmente nella terapia della carcinosi peritoneale, conseguente alla diffusione di tumori ovarici o carcinomi del colon-retto. Efficacia e limiti Nell'insieme, la fattibilità e il successo della chemioterapìa oncològica sono legati a fattori dipendenti sia dal paziente (l'età, le condizioni generali di salute, cioè il cosiddetto performance status), sia dal tumore (caratteristiche biologiche del grado di risposta alla chemioterapìa oncològica, estensione della massa tumorale totale): soprattutto in quest'ultimo caso assume notevole importanza il fenomeno della resistenza ai farmaci antitumorali, evento che purtroppo si verifica quasi costantemente durante lo svolgimento della chemioterapìa oncològica. Per mutazioni spontanee, all'interno della popolazione di cellule tumorali (analogamente a quanto avviene coi batteri) si sviluppano cloni (cioè cellule derivate dalla divisione di un'unica cellula, e tutte dotate dello stesso patrimonio genetico della cellula madre) in grado di resistere ai farmaci antitumorali grazie a meccanismi biochimici di varia natura. Il vantaggio selettivo acquisito favorisce la proliferazione del clone resistente, che ben presto s'impone su tutta la popolazione rendendola insensibile alla terapia: la neoplasia può così inarrestabilmente progredire. In alcuni casi le cellule neoplastiche sono addirittura in grado di sintetizzare una proteina della membrana cellulare che le rende resistenti a più farmaci contemporaneamente. Finora non sono state individuate sostanze capaci di bloccare l'insorgenza del fenomeno. La strategia terapeutica più valida consiste nella somministrazione della chemioterapìa oncològica il più precocemente possibile (quando la massa tumorale sia tanto piccola da non ospitare troppe cellule già resistenti) e rispettando il più possibile tempi e schemi di somministrazione (la cosiddetta intensità di dose) in modo da non disperdere l'efficacia terapeutica.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di riccardo (del 23/10/2013 @ 12:00:32, in Lettera C, visto n. 1013 volte)
Ramo della terapia che studia l’impiego di farmaci sintetici nella cura delle malattie infettive; per estensione, la cura di affezioni di altra natura con prodotti di sintesi (c. delle elmintiasi, c. dei tumori ecc.). Compito fondamentale della chemioterapia è la ricerca e la preparazione di molecole dannose per l’agente infettante o parassitario e per le cellule neoplastiche ma scarsamente lesive per le cellule normali dell’organismo. Questa selettività di azione differenzia l’azione biologica dei chemioterapici da quella dei disinfettanti, non utilizzabili per uso interno perché capaci d’alterare irreversibilmente tutti i protoplasmi, e quindi tanto i microrganismi patogeni quanto le cellule dell’organismo. Assai meno netta, invece, è la distinzione tra chemioterapici e antisettici per uso interno, ai quali appartengono, per es., i derivati nitrofuranici (nitrofurazone, furazolidone ecc.), introdotti dal 1946 in poi nella terapia di certe affezioni batteriche, specie delle vie urinarie e dell’intestino. Per tali composti è stata suggerita la denominazione antisettico-chemioterapici. Particolare attenzione viene rivolta alla c. antiblastica, volta cioè contro le cellule tumorali. La farmacocinetica di un farmaco antiblastico studia il metabolismo del farmaco nell’organismo, che si compie attraverso diverse fasi (trasporto attraverso la parete cellulare, assorbimento, distribuzione ed eliminazione). La farmacodinamica è lo studio del singolo farmaco a livello molecolare. I farmaci antiblastici si possono distinguere in base alle loro proprietà di azione o di farmacocinetica. In relazione all’azione che essi svolgono si hanno tre categorie di farmaci: a) fase-specifici (alcaloidi della vinca, antimetaboliti come analoghi delle purine e pirimidine, cis-platino ecc.) con azione su una specifica fase del ciclo vitale della cellula; b) ciclo-specifici (alchilanti, nitroso uree ecc.) agenti solo sulle cellule in fase di replicazione; c) indipendenti dal ciclo (epipodofillotossine), che possono agire anche sulle cellule a riposo. Con l’avvento dell’ingegneria genetica, sono stati creati farmaci (anticorpi monoclonali) veicolati sulla molecola riconosciuta come estranea (antigene): per facilitare l’effetto tossico sulle cellule neoplastiche, a questi anticorpi sono state collegate alcune sostanze tossiche, come tossine, antibiotici antitumorali o radioisotopi. Il rapporto tra dose tossica per l’organismo e dose lesiva per il microrganismo ( indice chemioterapico) è precisato con i metodi della tossicologia, con prove in vivo e in vitro, che prendono in considerazione l’agente patogeno, l’organismo infetto e le sue cellule di difesa. È tanto più elevato quanto è maggiore la dose tossica per l’organismo e quanto minore la dose lesiva per il microrganismo.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Di riccardo (del 23/10/2013 @ 12:02:07, in Lettera C, visto n. 1029 volte)
Farmaci di sintesi che agiscono sulle malattie dovute a infezione microbica, interferendo su un processo vitale del microrganismo, senza influenzare i processi biologici dell'ospite. Sono molto numerosi e vengono raggruppati a seconda dell'agente patogeno su cui agiscono: antiprotozoari, antimalarici, antielmintici, sulfamidici, antibiotici. Tra essi rientrano anche alcune sostanze antimitotiche e antivirali che agiscono sulle affezioni cellulari di origine non microbica. Sono molto utili nelle malattie infettive, ma il loro impiego nella profilassi può determinare frequentemente la selezione di batteri resistenti. Vedi antibiotici.
Articolo (p)Link Commenti Commenti (0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521 522 523 524 525 526 527 528 529 530 531 532 533 534 535 536 537 538 539 540 541 542 543 544 545 546 547 548 549 550 551 552 553 554 555 556 557 558 559 560 561 562 563 564 565 566 567 568 569 570 571 572 573 574 575 576 577 578 579 580 581 582 583 584 585 586 587 588 589 590 591 592 593 594 595 596 597 598 599 600 601 602 603 604 605 606 607 608 609 610 611 612 613 614 615 616 617 618 619 620 621 622 623 624 625 626 627 628 629 630 631 632 633 634 635 636 637 638 639 640 641 642 643 644 645 646 647 648 649 650 651 652 653 654 655 656 657 658 659 660 661 662 663 664 665 666 667 668 669 670 671 672 673 674 675 676 677 678 679 680 681 682 683 684 685 686 687 688 689 690 691 692 693 694 695 696 697 698 699 700 701 702 703 704 705 706 707 708 709 710 711 712 713 714 715 716 717 718 719 720 721 722 723 724 725 726 727 728 729 730 731 732 733 734 735 736 737 738 739 740 741 742 743 744 745 746 747 748 749 750 751 752 753 754 755 756 757 758 759 760 761 762 763 764 765 766 767 768 769 770 771 772 773 774 775 776 777 778 779 780 781 782 783 784 785 786 787 788 789 790 791 792 793 794 795 796 797 798 799 800 801 802 803 804 805 806 807 808 809 810 811 812 813 814 815 816 817 818 819 820 821 822 823 824 825 826 827 828 829 830 831 832 833 834 835 836 837 838 839 840 841 842 843 844 845 846 847 848 849 850 851 852 853 854 855 856 857 858 859 860 861
Cerca per parola chiave
 



Titolo
Lettera A (360)
Lettera B (241)
Lettera C (507)
Lettera D (256)
Lettera E (440)
Lettera F (170)
Lettera G (180)
Lettera H (56)
Lettera I (188)
Lettera J (5)
Lettera K (30)
Lettera L (399)
Lettera M (1056)
Lettera N (283)
Lettera O (349)
Lettera P (347)
Lettera Q (51)
Lettera R (339)
Lettera S (246)
Lettera T (314)
Lettera U (92)
Lettera V (43)
Lettera W (28)
Lettera X (15)
Lettera Y (2)
Lettera Z (28)

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
x monica se hai face...
07/03/2011 @ 14:51:33
Di filocell
X FILOCELL se clicci...
07/03/2011 @ 14:42:31
Di monica
x monica il messaggi...
07/03/2011 @ 13:25:51
Di filocell


< gennaio 2025 >
L
M
M
G
V
S
D
  
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
   
             

Titolo
Enciclopedia (1)

Le fotografie più cliccate