Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Disordine a carattere autosomico recessivo che provoca un'alterazione nel meccanismo di lisi dei batteri fagocitati. La malattia è causata da un'anomalia genetica a carico della proteina LYST. La sua alterazione causa la formazione di granuli giganti a livello delle cellule nucleate.
I sintomi comprendono febbre, ittero, linfoadenopatia e albinismo. L'unica possibilità di cura è rappresentata dal trapianto di midollo osseo, che va preceduto dalla somministrazione di antibiotici per prevenire eventuali infezioni. In mancanza di trapianto, il soggetto colpito muore entro 30 mesi dall'insorgenza della condizione.
Sindrome di Chédiak-Igashi.
Infiammazione a carico delle labbra, conseguente a traumi, infezioni (batteriche, micotiche), irritazione da prodotti chimici, esposizione ai raggi ultravioletti, sensibilizzazione a prodotti cosmetici. La cheilite può essere la prima manifestazione di malattie autoimmuni (lupus eritematoso sistemico) o di una dermatosi quale il lichen ruber planus. La cheilite angolare (agli angoli delle labbra) si osserva anche in soggetti portatori di protesi dentarie non corrette, che portano alla formazione di un solco in corrispondenza delle commissure labiali, che favorisce lo sviluppo di candidosi locale.
Tumore maligno del labbro, che si localizza preferenzialmente nella mucosa del labbro inferiore, che per la sua maggior estroflessione è più esposto alle radiazioni solari e ai traumatismi. Fumo e alcol risultano fattori favorenti l'insorgenza di tale tumore. È colpito con maggiore frequenza il sesso maschile. Spesso è preceduto da processi morbosi cronici come la cheilite cronica attinica, la leucoplasia, l'acantoma spinocellulare.
Sinonimo di labbro leporino è una malformazione congenita dovuta a un'anomalia di sviluppo. Morfologicamente può variare da una piccola incisura sul labbro superiore del neonato, fino alla sua separazione completa che si estende entro il pavimento delle fosse nasali. In genere, il labbro leporino si accompagna a palatoschisi, anomalie delle cartilagini e delle ossa nasali, anomalie dei denti (assenza, deformazioni, denti soprannumerari). A parte il fattore estetico e i problemi connessi con la correzione dei difetti del linguaggio, tale malformazione, facilitando la deviazione di cibo nelle vie respiratorie, pone immediati problemi per l'alimentazione del neonato e per la profilassi delle infezioni broncopolmonari da aspirazione (per esempio, polmoniti ab ingestis). Il trattamento consiste in un intervento di chirurgia plastica o maxillo-faciale praticato in genere all'età di uno o due mesi, con una revisione del primo intervento riparativo all'età di 4-5 anni.
Alterazioni dei tessuti delle labbra in assenza di processi infiammatori. Le labbra appaiono secche, screpolate, di colorito rosso vivo; spesso si osservano ragadi agli angoli della bocca (cheilosi angolare). Difficile una netta distinzione fra cheilosi e cheilite, perché spesso alla prima subentra rapidamente un processo infiammatorio. È caratteristica delle avitaminosi, in particolare della carenza di vitamine del gruppo B.
Gruppo di sostanze utilizzate in terapia con lo scopo di legare altre sostanze presenti in concentrazioni patologiche nell'organismo, così da favorirne l'eliminazione attraverso le normali vie di escrezione. Fra le più note, la desferrossamina viene impiegata per eliminare depositi patologici di ferro (emosiderosi ed emocromatosi). Altri chelanti (il dimercaprolo o BAL; il disodio-calcio-etilendiaminotetracetico; la penicillamina) vengono impiegati nel corso di avvelenamenti acuti o cronici da metalli (primo fra tutti il piombo).
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