Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sequenza di sistole, diastole e fase di riposo del cuore.
Manovra attuata col fine di modificare una presentazione del feto in un'altra più favorevole all'evoluzione del parto. Attualmente il rivolgimento del feto viene eseguito in casi eccezionali, dal momento che si ricorre sempre più frequentemente al taglio cesareo.
Ricostituzione dell'irrorazione arteriosa di un determinato distretto anatomico nel quale essa sia venuta a mancare, può essere sia spontanea che artificiale. La rivascolarizzazione spontanea (neoangiogenesi), viene attuata dall'organismo in caso di occlusione permanente di un vaso. La rivascolarizzazione artificiale si mette in atto per via chirurgica (v. By-pass) o non chirurgica. Le tecniche non chirurgiche sono rappresentate dall'angioplastica transluminale percutanea, il posizionamento di STENT e l'aterectomia e la somministrazione di farmaci fibrinolitici.
Ripetizione di una vaccinazione. Il termine è comunque generico e viene utilizzato per indicare il richiamo, oppure la ripetizione di un ciclo completo, dopo un lungo periodo dall'ultima somministrazione.
Farmaco con intensa azione beta2-stimolante, impiegato in infusione endovenosa (poi per via intramuscolare e infine per os come mantenimento) in caso di minaccia di aborto e nella prevenzione del parto pretermine per inibire le contrazioni uterine. Può determinare tachicardia, tremori, nausea, ipotensione, iperglicemia e ipopotassiemia. È controindicato in caso di emorragie, diabete, tachicardia, cardiopatie, ipertiroidismo, ipertensione, asma bronchiale, placenta previa, ematoma retroplacentare, infezione amniotica.
Ritmo biologico giornaliero, caratterizzato cioè da una periodicità di 24 ore. In sincronia col ritmo circadiano vengono regolati molti dei fenomeni che avvengono nell’organismo quali il ritmo cardiaco, le secrezioni ormonali, la pressione sanguigna o l’escrezione renale.
Regolare e armonica sequenza di cicli cardiaci qualitativamente normali; viene verificato con l'ascoltazione dei battiti cardiaci, con la palpazione dei polsi (radiale, carotideo ecc.) o con l'elettrocardiogramma. In base al punto di origine dell'impulso cardiaco, si può parlare di ritmo cardìaco sinusale, che parte dal nodo del seno; ritmo cardìaco giunzionale alto, di origine atriale, vicino al nodo atrioventricolare; ritmo cardìaco giunzionale o nodale inferiore, che origina dalla giunzione nodo-hissiana; ritmo cardìaco sottogiunzionale, che parte dal fascio di His o da una delle sue branche; ritmo cardìaco idioventricolare, originante dalle fibre di Purkinje.
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