Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Nome scientifico Salvia officinalis, appartenente alla famiglia Labiate, è una pianta erbacea o arbustiva, aromatica, molto nota per l'uso culinario; a scopo terapeutico vengono utilizzate le sommità fiorite, contenenti un olio essenziale ricco di tuione, polifenoli, flavonoidi ed estrogeni. Possiede un effetto stimolante generale, eupeptico, antisettico, antisudorale, emmenagogo e leggermente ipotensivo. Viene utilizzata sotto forma di infuso,oppure ne viene impiegata la tintura madre o l'olio essenziale nella nevrastenia, nei disturbi della menopausa, nella dispepsia atonica gastrointestinale, nei sudori eccessivi.
Condizione di benessere psicofisico e sociale di un individuo, che oltrepassa l'assenza di malattia. Il concetto di salute comprende sia il benessere fisico che quello psichico, giudicati come sintomo del buon funzionamento dell'organismo e di una buona integrazione del soggetto nell'ambito socio-culturale in cui vive. Elementi indispensabili per il mantenimento della buona salute sono, oltre ad una costituzione forte (ossia una buona resistenza dell'organismo alle malattie), anche un'efficace prevenzione di tutti i fattori capaci di predisporre o causare uno stato patologico. La cura dell'igiene pubblica, esercitata su ambienti, derrate alimentari, acqua ecc., è perciò un elemento primario per la conservazione della salute. Tuttavia è fondamentale anche una responsabilità dell'individuo nell'evitare quei comportamenti (tabagismo, alcolismo, iperalimentazione, sedentarietà) in grado di provocargli danno. Grande importanza hanno avuto per la salute le campagne vaccinali per l'eradicazione di malattie (dal vaiolo, alla difterite, alla poliomielite ecc.) che in passato provocavano morte e rovinavano esistenze. La terapia medica in senso proprio è importante, infine,per il recupero della salute persa.
I salumi sono prodotti ricavati dalla lavorazione delle carni suine o di altro genere, con aggiunta di ulteriori ingredienti. Vi sono numerosissime varietà di salumi (dallo speck altoatesino al salame di Varzi, dalla mortadella emiliana alla schiacciata calabrese), ma tutte possono essere ricondotte entro due categorie principali: gli insaccati e i non insaccati.
Insaccati - Gli insaccati sono realizzati miscelando un insieme di ingredienti (carne, grasso, sale, spezie, additivi, microrganismi ecc.) che vengono poi insaccati utilizzando involucri naturali o artificiali. Gli insaccati possono anche essere sottoposti ad altri trattamenti, come la stagionatura o la cottura. Possiamo perciò distinguerli ulteriormente in freschi (come le salsicce), stagionati (salame) e cotti (mortadella, wurstel, zampone).
Non insaccati - I salumi non insaccati sono prodotti sottoponendo parti intere dell'animale a un processo di salagione e stagionatura, o cottura. Il prosciutto cotto viene ricavato dalle cosce di suino salate, lavate, asciugate e disossate; in seguito si procede alla cottura. Il prosciutto crudo è ottenuto dalle cosce di suino salate e stagionate. Per produrre i prosciutti si utilizzano anche gli arti anteriori del suino (la spalla); in questo caso il prodotto finale ha un minor pregio. Fra i salumi non insaccati ricordiamo anche la pancetta e la bresaola (a base di carne bovina), il meno grasso fra i salumi.
Gli ingredienti - Negli insaccati viene tipicamente utilizzata la carne suina, alla quale vengono però spesso aggiunte carni di altri animali. Esistono poi salumi realizzati specificamente con altri tipi di carne, come il cinghiale. Altro ingrediente fondamentale è il grasso, quasi sempre di maiale. Vengono poi utilizzati sale (sia come conservante ma anche per conferire sapore), spezie ed erbe aromatiche (a scopo aromatizzante; le principali sono anice, cannella, noce moscata, pepe, alloro, rosmarino, salvia), zuccheri (come conservanti), polvere di latte magro (per rendere più omogeneo e consistente l'impasto), sali (salnitro, nitrito di sodio e di potassio, come conservanti), microrganismi (Lactobacillus, Pediococcus, Micrococcus, per regolare l'attività della flora batterica e migliorare il sapore del prodotto). La differente combinazione di ingredienti e lavorazioni ha dato origine a una varietà di prodotti veramente notevole; quasi ogni angolo d'Italia ha un suo salume caratteristico e lo stesso avviene in molte nazioni europee.
I salumi in cucina – I salumi fanno parte dell'alimentazione da moltissimo tempo. Già al tempo dei romani c'era l'abitudine di insaccare le carni per produrre la lucanica, ossia le salsicce; all'epoca veniva utilizzato il sale come conservante, da cui il termine latino salsamenta per indicare i salumi. Negli ultimi anni l'allevamento dei suini ha subito notevoli cambiamenti; grazie alle selezioni genetiche e a modifiche nell'alimentazione la qualità delle carni è nettamente migliorata, particolarmente riducendo il contenuto in grassi e di conseguenza l'apporto calorico. I salumi sono un alimento energetico e hanno anche un buon contenuto in proteine, che talvolta supera quello della carne. Sono anche ricchi di ferro, zinco e sodio, e di vitamine (B1, B6, B12, B2). Bisogna aggiungere che i salumi sono sconsigliati agli ipertesi (a causa del contenuto di sale) e a chi non tollera alcuni degli ingredienti presenti (come i grassi o le spezie).
Il problema dei conservanti – È veramente incredibile come moltissime persone che pensano di curare la propria alimentazione dal punto di vista salutistico consumino salumi senza sapere che sono ricchi di conservanti, in particolare i nitriti che sicuramente sono fra i peggiori. Il consumatore dovrebbe evitare di consumare salumi con conservanti, limitandosi ai pochi (ci sono e sono di qualità) che ne fanno a meno; fra l'altro i conservanti servono spesso anche per dare colore alla carne e quindi hanno anche la funzione innocua, ma non propriamente corretta di coloranti.
La salsiccia è un insaccato costituito da carne suina e grasso, opportunamente salata e aromatizzata. Può essere consumata fresca o stagionata. Era nota fin dai tempi dei romani, che la chiamavano lucanica, termine ancora usato oggi in alcune accezioni dialettali proprio per indicare la salsiccia. Per la sua composizione (i grassi si aggirano attorno al 30-45%) è tra i salumi più ricchi di colesterolo (95 mg/100 g) e di sale.
INFO AL.Salsiccia fresca Carboidrati: 0; proteine: 15,4; grassi: 26,7; acqua: 53,6; calorie: 304.
Salsiccia secca Carboidrati: 0; proteine: 22; grassi: 47,3; acqua: 28,2; calorie: 514.
Le salse e i sughi possono essere preparati o acquistati in comode confezioni già pronte. In entrambi i casi occorre notare che in genere modificano ampiamente le caratteristiche nutrizionali dei cibi cui si accompagnano. È pertanto importante conoscere gli ingredienti di base; infatti il contenuto calorico di una salsa dipende dai grassi presenti in essa: olio, burro e grassi animali (tuorlo d'uova, formaggio, salumi).
Ved. anche Pasta.
Bagna cauda - È un piatto tipico della cucina piemontese. Il nome è composto dai termini piemontesi bagna (salsa o sugo) e cauda (calda); questa salsa va infatti consumata caldissima. Gli ingredienti sono aglio (che viene immerso per un’ora nel latte per facilitarne la digestione), acciughe dissalate e diliscate a pezzetti e olio d’oliva. Il composto viene cotto a fuoco lento e, una volta pronto, viene portato caldo in tavola. I commensali dispongono di un pentolino (che manterrà calda la bagna cauda nel corso del pasto), in cui immergono ortaggi e verdure preparati in precedenza.
Besciamella - La besciamella è una salsa che prende il nome dal suo inventore, Louis de Béchamel, cuoco di Luigi XV. Per la preparazione della besciamella si utilizzano una parte di burro, una parte di farina, dieci parti di latte, con aggiunta di sale e noce moscata, perciò è meno calorica rispetto ad altre preparazioni simili, come la maionese (100 g di besciamella danno 172 calorie circa, contro le 655 della maionese).
Amatriciana - L’amatriciana è una salsa utilizzata come condimento per la pasta. È nata ad Amatrice (Rieti), dall’eredità di una salsa preesistente, la gricia, alla quale venne aggiunto il pomodoro; gli altri ingredienti sono il guanciale di suino, il peperoncino, l’olio, il sale e il pepe.
Carbonara - L’origine di questa salsa per condire la pasta è controversa; alcuni la attribuiscono ai carbonari umbri nel diciannovesimo secolo, altri al nobile napoletano Ippolito Cavalcanti che ne pubblicò la ricetta in un suo libro. Gli ingredienti di questa celebre salsa sono il guanciale di suino, l’olio, le uova, il formaggio (pecorino o parmigiano).
Pesto - Salsa tipica della cucina ligure, il pesto ha origini molto antiche. La prima “codifica” ufficiale risale al 1800, quando incontriamo un “battuto o sapore all’aglio”, la cui composizione è così definita: uno spicchio d’aglio, basilico, formaggio sardo e parmigiano, il tutto pestato con poco burro e infine diluito con olio. La preparazione odierna prevede l’utilizzo di sale grosso, pinoli, basilico, aglio, olio, pecorino e parmigiano grattugiati. È uno dei sughi più calorici.
Ketchup - La salsa ketchup è una salsa piccante a base di passato di pomodoro, aceto, sale, zucchero e spezie (a volte viene utilizzato anche il peperoncino). Le prime ricette di ketchup risalgono alla fine del diciassettesimo secolo in Inghilterra (il nome era catchup e la ricetta ben diversa: acciughe, noci, funghi e fagioli). La ketchup attuale fu preparata per la prima volta a livello industriale da Heinz negli Stati Uniti, con la stessa ricetta utilizzata attualmente.
Ragù - Il ragù (termine italiano derivato dal francese ragout) indica una serie di preparazioni simili utilizzate per condire paste e risotti. La varietà di ragù serviti sulle tavole italiane è molto grande e varia da regione a regione. Forse il ragù più conosciuto è quello preparato secondo la ricetta emiliana (carne di manzo macinata, prosciutto o salsiccia, olio, burro, cipolla, carote, sedano, pomodoro, sale e pepe), ma ne esistono moltissime altre, come il ragù lucano (maiale, pomodori pelati, pancetta, lardo, pecorino prezzemolo, aglio, vino rosso, sale, pepe, noce moscata), il ragù di castrato (castrato, grasso di maiale, cipolla, carote, pelati, olio d'oliva, vino rosso, peperoncino, pepe e rosmarino), il ragù d’agnello, il ragù alla napoletana (manzo, pancetta o grasso di prosciutto, cipolle, prezzemolo, burro o margarina, olio d'oliva, vino rosso, concentrato di pomodoro, sale).
Asportazione chirurgica di una o di tutte e due le salpingi uterine e delle ovaie.
Esame radiologico relativo alle salpingi uterine eseguito con mezzi di contrasto radiopachi, col fine di accertarne decorso, calibro e pervietà.
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