Artiglio del diavolo
Di medicina (del 17/09/2007 @ 21:45:57, in Lettera A, visto n. 1767 volte)
L'artiglio del diavolo è ampiamente usato nella medicina tradizionale africana. Le radici presentano un corredo di uncini che hanno valso alla pianta il suo nome popolare: gli animali e i roditori possono rimanere impigliati nelle radici e perdere la vita morendo di fame. L'efficacia antireumatica ed antinfiammatoria degli harpagosidi (i principi attivi della radice) è indiscussa e paragonabile a quella degli antinfiammatori di sintesi non steroidei e al cortisone stesso. L'assoluta mancanza di tossicità, l'ottima tollerabilità gastrica rendono il prodotto largamente utilizzato nella fitoterapia delle affezioni reumatiche. I pazienti durante gli attacchi acuti trovano un immediato beneficio vedendosi ridurre la sintomatologia dolorosa. L'artiglio del diavolo ha un effetto antistaminico, simpatico-mimetico e ganglioplegico. Viene descritto un effetto sinergico di una certa entità, qualora la sua somministrazione sia seguita da preparati a base di rame. L'artiglio del diavolo è un coadiuvante tradizionale per: 1) artrite reumatoide; 2) reumatismi infiammatori; 3) tendinite; 4) contusioni; 5) dolori della schiena; 6) sciatica.