Per soggetti “naive” si intendono pazienti che che non abbiano avuto precedenti esposizioni terapeutiche ad uno specifico farmaco o per i quali le precedenti esposizioni, in base al giudizio del medico, siano sufficientemente distanti nel tempo. In questo caso alcuni esperti usano il termine "paziente naive secondario" e hanno evidenziato le difficoltà nel definire questo malato, dovendosi tenere conto non solo della farmacologia dello specifico medicinale, ma anche e soprattutto della persistenza del potenziale immunogenico.
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