Esplorazione rettale
Di riccardo (del 05/05/2014 @ 13:25:40, in Lettera E, visto n. 1499 volte)
Manovra diagnostica eseguita introducendo un dito guantato nel retto, permettendo di valutare il tono dello sfintere anale e allo stesso tempo di escludere all'interno del lume rettale lesioni vegetanti, polipi, tumori maligni o emorroidi interne di verificare il volume e la consistenza della prostata nell'uomo. Il paziente viene posizionato in modo che l'ano sia accessibile e rilassato, in decubito laterale sinistro (posizione di SIMS, o ginecologica o genupettorale). Il esegue un "appoggio di confidenza" per evitare la contrazione riflessa dello sfintere anale esterno, quindi inserisce il dito indice, ben lubrificato, attraverso l'ano. Può valutare così la mucosa del canale anale e la competenza contrattile del muscolo sfintere interno e pubo-rettale in risposta a stimoli riflessi (colpo di tosse o stimolazione puntiforme della mucosa perianale) o a richiesta (ponzamento). Dopo aver estratto il dito si osserva se sono rimaste tracce di sangue sul guanto mentre assume importanza anche il colore delle feci che ricoprono il dito guantato. Rendendo possibile una diagnosi precoce, rappresenta un'indagine fondamentale nello studio di un paziente con sospetta neoplasia al retto, alla prostata, all'utero e agli annessi.