Tabagismo.
Di dr.ssa Anna Carderi (del 25/02/2014 @ 14:33:41, in Lettera T, visto n. 1029 volte)
Intossicazione cronica conseguente all'uso massiccio e prolungato di tabacco e assuefazione alla nicotina. La nicotina induce sia dipendenza psicologica sia farmacologica. La sospensione del fumo genera sintomi fisici caratteristici dell'astinenza: ansia, cefalea, irritabilità, aumento dell'appetito, difficoltà di concentrazione, insonnia. Il fumo di tabacco, oltre ai consueti componenti derivanti da combustione incompleta (fumo), contiene nicotina, un alcaloide stimolante che può illudere il fumatore di ottenere un miglioramento temporaneo della memoria, dell'umore e della velocità di riflessi. Quest'ultima è responsabile di una particolare sindrome astinenziale caratterizzata da un aumento dei livelli di ansia, stress, depressione e da peggioramento dell'umore e della memoria. La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al sistema metabolico. Il fumo di sigaretta contiene molte sostanze tossiche, le più dannose delle quali sono il monossido di carbonio, il catrame, le sostanze irritanti e la nicotina. Il tabagismo è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare; infarto miocardico, infarto cerebrale, arteriopatie. È responsabile del 30% dei tumori; le sedi colpite sono bronchi, cavità orale, faringe, laringe e vescica. È all'origine di molte infezioni respiratorie acute e croniche, bronco-pneumopatie croniche ostruttive, enfisema polmonare.