Denominata anche bilharziosi, è una malattia parassitaria originata da vermi del genere Schistosoma. Le specie Schistosoma mansoni e Schistosoma japonicum risiedono nelle venule dell'intestino e danno vita a manifestazioni epatiche; entrambi i parassiti sono vivono solo nelle zone tropicali dell'America Meridionale, dell'Africa e dell'Asia. Schistosoma haematobium si trova nelle venule del tratto urinario e determina infestazione vescicale. Il contagio avviene attraverso il contatto con acque inquinate dal parassita (allo stadio di cercaria), che si insinua attraverso la cute e nell'organismo trasformandosi in schistosomula. Nell'arco di due o tre giorni, si sposta nel circolo venoso,dove depone le uova e dà origine a vermi che rimangono nel circolo venoso. I soggetti infetti espellono con le feci e le urine le uova, le quali, captate da molluschi d'acqua dolce o terrestri (ospiti intermedi) danno in seguito origine alle cercarie. Nei paesi dove è endemica, la schistosomìasi è spesso asintomatica, oppure presenta sintomi gastrointestinali, epatici, polmonari e vescicali. In alcune zone, come ad esempio l'Egitto l'infezione vescicale è strettamente collegata con il carcinoma della vescica. La terapia deve essere applicata a casi con specifica indicazione, poiché non presenta effetti collaterali e non distrugge il parassita, ma blocca soltanto la produzione delle uova. Il farmaco più utilizzato per la cura scopo è il praziquantel.
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