Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito.
Il calazio si presenta come un piccolo nodulo compreso in pieno tarso e protrude sotto la pelle e sotto la congiuntiva, può essere vicino al margine ciliare o proliferare più verso la cute o più verso la congiuntiva (calazio interno o esterno), nel caso di calazio interno si può notare un papilloma infiammatorio. In alcuni casi più calazi possono comparire contemporaneamente, si parla allora di calaziosi.
CALAZIOSI
La calaziosi è un processo cronico ed i sintomi di questo tipo di infiammazione sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio oltre quelli ovviamente estetici e quindi oggettivi.
La localizzazione del calazio distingue:
- un calazio esterno, che interessa la cute della palpebra sollevata da un piccolo rilievo tondeggiante;
- un calazio interno, che si sviluppa verso la congiuntiva palpebrale e che è apprezzabile rovesciando la palpebra dove si riscontra una massa di colorito giallastro;
- un calazio del margine palpebrale, a carico dello stesso con la forma di una propaggine appuntita.
IGIENE OCULARE
La prima efficace barriera difensiva dell’occhio è formata da palpebre, ciglia e lacrime che "lavano" la gran parte delle sostanze o dei batteri che cercano di aggredire la superficie oculare. Il lisozima contenuto nel film lacrimale è un potente agente antibatterico.
Tuttavia è necessario adottare diverse norme igieniche per ridurre il carico batterico locale e, di conseguenza, il rischio di infezione. Per quanto riguarda l’igiene oculare quotidiana: lavare accuratamente le mani e lavare delicatamente la regione perioculare due volte al giorno. Utilizzare, durante ogni patologia oculare in atto, garze sterili medicate preconfezionate.
L'evoluzione del calazio è condizionata dalla possibilità della ghiandola di svuotarsi; se ciò avviene, il calazio può guarire spontaneamente. L'applicazione ripetuta nel corso della giornata di impacchi caldi agevola questo processo. Se si associa una blefarite significativa, può essere utile un antibioticoterapia topica.
Quando il trattamento conservativo fallisce si ricorre all'infiltrazione di 0.05-0.2 ml di Triamcinolone 5 mg/dL, che determina la guarigione delle lesioni entro 1 o 2 settimane. Questo approccio terapeutico si è dimostrato più efficace rispetto al solo trattamento conservativo.
In ultimo si può ricorrere al curettage transcongiuntivale del granuloma.
Qualunque sia la scelta terapeutica è bene tenere presente che la presenza di calazi a livello della palpebra superiore può determinare un transitorio appiattimento della porzione centrale della cornea con conseguente diminuzione del visus, peraltro reversibile a seguito della guarigione.
I soggetti affetti da calaziosi vanno educati ad una accurata e giornaliera detersione della rima palpebrale per la possibilità che il fenomeno si ripresenti; oltre a questo provvedimento di base, deve essere messo in opera quanto necessario per la terapia della patologia di fondo (Dermatite seborroica, rosacea) quando presente.
Inoltre devono essere fatti esami dell'apparato gastroenterico,perchè ci possono essere problematiche di alterato transito,colecistopatie etc.etc. Quindi è bene controllare funzionalità epatica, alterazioni della colecisti e dell'intestino e/o del colon.
|