Lombalgia (mal di schiena)
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 16:27:14, in Lettera L, visto n. 2964 volte)
Le patologie della schiena riguardano soprattutto le degenerazioni della colonna vertebrale. La colonna vertebrale è il complesso di ossa che forniscono il sostegno mediano e posteriore del corpo. È divisa in colonna cervicale (sette vertebre), dorsale (dodici vertebre), lombare (cinque vertebre), sacrale (cinque vertebre) e coccige. Nel canale vertebrale, situato al suo interno, scorre il midollo spinale. Fra le vertebre sono presenti strutture elastiche (dischi) che permettono alla colonna di sopportare carichi notevoli. La colonna vertebrale ha quattro deviazioni fisiologiche (cervicale, dorsale, lombare e sacro-coccigea) che consentono carichi dieci volte superiori rispetto a una struttura rettilinea. Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo (molto ricco d'acqua, quasi il 90%) e da un anello fibroso esterno che contiene il nucleo. La struttura del disco funziona da ammortizzatore. La pressione subita dai dischi dipende ovviamente dalla posizione: è minima in posizione orizzontale, intermedia in posizione verticale e massima quando si è seduti o si è piegati in avanti con un peso in mano che sposta ulteriormente il baricentro. I dischi sono praticamente privi di innervazione; ciò se da un lato consente di muoversi senza provare dolore, dall'altro non permette di accorgersi delle degenerazioni discali se non quando il quadro è diventato sufficientemente grave. Con l'età il disco s'impoverisce d'acqua (l'abbassamento di statura con l'invecchiamento è dovuto in gran parte alla diminuzione di volume dei dischi) a seguito di processi degenerativi che colpiscono i mucopolissaccaridi che hanno il compito di trattenere l'acqua assicurando l'elasticità della struttura. Il processo degenerativo che colpisce i dischi è detto condrosi, mentre si parla di osteocondrosi quando sono coinvolte anche le vertebre. L'osteocondrosi agisce anche sul sistema nervoso spinale provocando dolore (il 10% ca. dei pazienti presenta una grave invalidità). Il processo degenerativo può produrre anche altre patologie (la spondiloartrosi, cioè la degenerazione delle articolazioni intervertebrali poste dietro ai dischi). L'ernia del disco è la patologia classica dei dischi intervertebrali. A seguito della diminuzione del contenuto acquoso del disco (a settant'anni ci può essere una riduzione anche del 10% della quantità d'acqua), le vertebre si avvicinano (il disco è meno elastico); per rispondere alla nuova situazione il disco cerca di trattenere più acqua e si gonfia (protrusione discale), pur non avendo più le strutture perfettamente integre per contenerla. Se il nucleo polposo si rompe l'ernia non si verifica, ma se è invece l'anello che si crepa a seguito della pressione del nucleo interno, si verifica il prolasso, cioè l'ernia costituita dai materiali generati dalla rottura. Quando questi materiali toccano le innervazioni il paziente prova dolore. L'ernia del disco è molto frequente nella regione lombare, meno nella cervicale, rara nella dorsale.