Leucemìe in cui si ha la proliferazione di elementi cellulari immaturi della serie mieloide come granulociti e monociti; ma rientrano in questo gruppo anche le leucemie in cui c'è interessamento anche della serie eritroide o di quella linfoide come i linfociti. La leucemia si manifesta in seguito alla trasformazione maligna di un singolo progenitore emopoietico, a cui segue la replicazione cellulare e l’ espansione del clone trasformato. Le cellule leucemiche hanno la caratteristica di proliferare molto velocemente poiché non maturano facilmente negli elementi cellulari adulti. I blasti, ovvero le cellule indifferenziate, raccolte nei tessuti omeopatici provocano la sintesi delle cellule normali del sangue e cioè i blobuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. Le cellule leucemiche crescono inizialmente nel midollo osseo, e attraverso il circolo vascolare si depositano a livello di vari tessuti e organi: linfonodi, fegato, milza, cute, visceri, sistema nervoso centrale.
Questa malattia inizia gradualmente e si manifesta con semplici disturbi legati alla minor produzione delle cellule normali del sangue quali anemia, infezioni, emorragie. Sono le infezioni le complicazioni più temute poiché la loro presenza è strettamente legata alla diminuzione del numero di granulociti normali che svolgono un ruolo importante nella difesa immunitaria. Le zone infette durante le leucemie acute in genere la pelle, le gengive, i polmoni e le vie urinarie. Si ha emorragia quando si ha una sostanziale diminuzione di piastrine, quando cioè si hanno valori di piastrine sotto le 20000 per ml. Nel caso in cui vengano attaccati anche fegato e milza allora si ha un ingrandimento degli stessi. In presenza di forme linfoidi si ha un ingrossamento delle ghiandole linfatiche; in questi casi viene interessato anche il sistema nervoso centrale con attacco alle meningi e al parenchima nervoso. Sulla base dei diversi aspetti morfologici delle cellule blastiche le leucemie acute mieloidi si distinguono in sette sottotipi, M1, M2, M3, M4, M5, M6, M7, nell’ambito dei quali si hanno differenze nel decorso clinico e nel modo in cui si formano. In base all’aspetto morfologico, le leucemìe acute linfoidi, si dividono in tre sottotipi: L1, L2, L3.
Come diagnosi è fondamentale l’esame emocromocitometrico con il quale si riscontrano anemia, piastrinopenia e leucocitosi. La presenza di blasti si può però già riscontrare con lo striscio di sangue periferico o con la biopsia del midollo osseo; con l'esame morfologico si è in gradi di vedere l’infiltrazione da parte dei blasti leucemici. Presenza di anomalie nei cromosomi si possono riscontrare negli sierologici e con l'analisi del cariotipo. Non manca poi l’utilizzo degli esami strumentali, come tac, ecografia, scintigrafia ecc, con i quali si è in grado di verificare il grado di compromissione sistemica. Se non curata, la leucemìa acuta, sia mieloide che linfoide, è sempre una malattia mortale. Grazie alle moderne strategie terapeutiche si è in gradi di modificare la prognosi della malattia poiché si riscontra, in una percentuale discreta di pazienti, remissioni della malattia per periodi spesso prolungati. Si inizia con la polichemioterapia, che è spesso in grado di indurre la remissione. In particolare nelle leucemìe acute linfoidi dei bambini si hanno buoni risulatati: più del 50% dei bambini malati guariscono in via definitiva. Nelle leucemìe acute mieloidi la percentuale di remissione è molto elevata; si hanno però alte percentuali di ricadute quindi basse possibilità di guarigione.
Per ovviare a ciò negli ultimi anni si effettua il trapianto di midollo osseo da un donatore compatibile, efficace sia nelle forme mieloidi sia in quelle linfoidi: si hanno risultati confortanti sia nei soggetti giovani e nei bambini.
Altri strumenti poi per combattere la leucemia acuta sono l'immunoterapia a base di anticorpi monoclonali diretti contro i blasti leucemici, l'uso di interleuchina-2 come attivante dell'azione delle cellule natural-killer e l'utilizzo dei fattori di crescita. Oltre alla terapia specifica nel trattamento delle leucemìe acute importanti sono i provvedimenti di supporto quali trasfusioni di globuli rossi, di piastrine, e la prevenzione o cura delle infezioni.
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