Monocito-macrofago
Di medicinasalute (del 17/06/2012 @ 08:49:41, in Lettera M, visto n. 2697 volte)
E' una cellula del sistema immunitario, leucociti, ha un nucleo reniforme e di grandi dimensioni (12-20 µm). I monociti sintetizzati dal midollo osseo arrivano nel flusso sanguigno dove rimangono per circa un giorno, per poi migrare nei tessuti, dove vivono anche per vari mesi. Successivamente a questa migrazione i monociti si modificano, assumendo forme e funzioni diverse, a seconda del tessuto in cui vanno a localizzarsi. La fagocitosi professionista è la principale caratteristica di queste cellule indipendentemente dalla loro localizzazione, sangue o tessuti, e consiste nella grande capacità che hanno nell’inglobare e distruggere antigeni, ecco perché sono detti macrofagi ovvero grandi mangiatori. Le loro principali funzioni riguardano il sistema immunitario: secernono vari tipi di molecole, interagiscono e cooperano con altre cellule del sistema; le sostanze secrete da queste cellule, come il lisozima e gli enzimi lisosomiali, sono comuni anche ai granulociti, mentre alcune sono peculiari. L'interleuchina-1, che ha due forme, alfa e beta, sono due glicoproteine che facilitano l'attivazione dei linfociti T da parte dei monociti-macrofagi, promuovono la produzione dei fibroblasti che di conseguenza permettono la guarigione delle ferite che sono una delle principali vie d'ingresso per i microrganismi, e sono endopirogeni: sostanze che causano la febbre agendo sul sistema di regolazione termostatica dell'organismo. I batteri, i residui di cellule morte, le sostanze chimiche e minerali tossiche introdotte nell'organismo sono le sostanze fagocitate da queste cellule; vengono riconosciute come estranee e fagocitate solo le cellule che hanno cariche elettriche e metabolismi molto diversi dalle cellule dell'organismo a cui i monociti-macrofagi appartengono. Questo criterio è piuttosto grossolano: alcuni batteri infatti sono capaci di mimetizzarsi, poiché acquisiscono casualmente strutture di superficie presenti in molte cellule superiori, che sono in grado di inibire la fagocitosi. La fagocitosi immune è un sistema di riconoscimento che il sistema immunitario ha sviluppato nei monociti-macrofagi. Se una struttura estranea ha la superficie ricoperta da uno dei fattori attivati dalla cascata del complemento, il C3b, oppure da anticorpi, se cioè è stata opsonizzata, il monocito-macrofago può riconoscere con i recettori della propria membrana, con estrema precisione, la struttura da fagocitare aumentando l'efficienza della fagocitosi. La fagocitosi ha, ai fini della difesa immunitaria, un fondamentale ruolo poiché, associata con la capacità di uccidere i microrganismi fagocitati attraverso gli enzimi dei lisosomi, forma uno dei più importanti meccanismi naturali di difesa contro i batteri. La fagocitosi e la successiva degradazione delle sostanze ingerite hanno reso possibile ai monociti-macrofagi l'importante funzione di "presentare" l'antigene ai linfociti T e di cooperare con loro in uno dei più evoluti meccanismi di difesa immunitaria.