Influenza
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 15:47:40, in Lettera I, visto n. 1362 volte)
L'influenza è una malattia infettiva, acuta e contagiosa che colpisce, soprattutto nella stagione invernale, le vie respiratorie ed è provocata da virus appartenenti alla famiglia degli Orthomyxovirus. A seconda delle proteine contenute nel loro involucro, i virus influenzali sono suddivisi nei tipi A, B, C e solo i primi due riguardano l'uomo. Ogni anno si presentano virus leggermente diversi da quelli precedenti; se le modifiche non sono importanti, il sistema immunitario di chi ha avuto la malattia l'anno prima è in grado di difendersi; se le modifiche sono notevoli, la difesa diventa impossibile e l'epidemia può essere più grave. L'epidemia raggiunge la massima forza in due-tre settimane, poi declina fino a spegnersi dopo altre cinque-sei settimane. I sintomi sono febbre, dolori diffusi, brividi e mal di testa. Si possono avere infiammazioni di vari organi. La cura in genere è sintomatica, anche se i recenti farmaci antivirali promettono un netto miglioramento delle strategie difensive. Discusso invece è il ruolo degli antibiotici che di per sé nulla possono contro un virus e dovrebbero essere prescritti in presenza di complicazioni. Il riposo e una buona idratazione sono sempre consigliabili. Meno certa è l'efficacia della vitamina C nella prevenzione e nella cura dell'influenza, non esistendo una dimostrazione scientifica convincente. La prima epidemia influenzale documentata risale al 1889, contagiò quasi un terzo della popolazione mondiale e fu classificata come pandemia grave. Subito dopo la prima guerra mondiale (1918-1919) si diffuse la micidiale influenza spagnola, così chiamata perché partì dalla Spagna; uccise circa trenta milioni di persone. Nel 1957 furono isolati in Cina i primi casi di influenza asiatica, un'altra pandemia che, grazie al progresso medico, non provocò i danni della spagnola; nel 1968 l'ultima pandemia grave, l'influenza di Hong Kong, provocò in Europa decine di migliaia di morti (20.000 nella sola Francia) fra le persone anziane o già debilitate da altri disturbi. Alla fine del XX sec. sono stati messi a punto vaccini che assicurano un'ottima prevenzione e sono consigliati a persone con alto rischio di complicanze (anziani con oltre 65 anni, pazienti con malattie croniche cardiocircolatorie o respiratorie come l'asma, pazienti con malattie metaboliche come il diabete, disfunzioni renali, malattie del sangue, soggetti immunodepressi).