Varicocele
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 13:57:50, in Lettera V, visto n. 2015 volte)
Il varicocèle è la dilatazione patologica e irreversibile delle vene del testicolo; nell'80 per cento dei casi si verifica nel testicolo sinistro, più raramente è bilaterale o a destra. E' una patologia che colpisce circa il 20 per cento della popolazione maschile. Generalmente la patologia si "propaga" anche nel testicolo di destra, per un meccanismo auto immunitario non ben chiarito, nel giro di qualche anno, portando alla sterilità. Infatti le vene dilatate producono un ristagno di sangue nel testicolo che impedisce la produzione degli spermatozoi in misura sufficiente alla procreazione. La causa del varicocele è un'anomalia anatomica che impedisce il ritorno del flusso sanguigno dal testicolo al cuore attraverso la vena spermatica; il sangue non riesce a risalire lungo la vena e con un reflusso tende a tornare indietro. La diagnosi è molto facile, in quando il groviglio di vene dilatate è di solito rilevabile al tatto. Gli esami consigliati per avere un'esatta valutazione della situazione sono l'eco-color-doppler, un'indagine a ultrasuoni in grado di quantificare i danni al circolo venoso. In alternativa si pratica un esame radiologico, la flebografia, che utilizza un liquido di contrasto iniettato nella vena della coscia e che raggiunge la vena spermatica. La cura è solitamente chirurgica e consiste nel praticare un'interruzione nella vena spermatica nel punto più alto possibile, eventualmente unendo la parte inferiore a una vena della coscia. È applicabile anche la tecnica laparoscopica (chirurgia meno invasiva che si avvale di telecamera e sistema ottico) adatta per i casi bilaterali o per i pazienti in cui le altre tecniche non risultano praticabili (obesità, presenza di altre patologie concomitanti). Inoltre, se si pratica la flebografia è possibile iniettare nella stessa seduta oltre al liquido di contrasto anche uno sclerosante che raggiunge la vena spermatica. L'intervento risolutore permette di recuperare la fertilità da parte dell'uomo, anche se le percentuali di successo dipendono dai casi individuali. Inoltre è possibile avere una recidiva, che statisticamente interessa il 5-15% dei casi. In questa patologia risulta molto importante la tecnica e l'abilità del chirurgo nell'eseguire l'intervento e nella scelta delle modalità più adatte alla situazione individuale del paziente.