L'arterite temporale, detta anche "arterite di Horton", è una malattia autoimmune. Si tratta di una vasculite che interessa preferibilmente le arterie del collo e della testa.
Colpisce generalmente le persone anziane (sopra i 50 anni), prevalentemente donne, per le quali una delle principali cause di cefalea.
Non si conoscono ancora le cause della patologia, ma esistono ipotesi su una probabile eziologia infettiva.
I sintomi principali sono cefalea, dolore al cuoio capelluto e dolore crampiforme alla mandibola con claudicatio e a volte paresi della stessa.
È spesso accompagnata (a volte è l'unica manifestazione) da sintomi generali come febbre, malessere e affaticabilità.
Un sintomo caratteristico è l'aumento della velocità di eritrosedimentazione del sangue, sempre oltre 60 mm nella prima ora.
Generalmente questa patologia porta alla cecità completa o perdita di visus nel 20% dei casi. Più spesso si verifica l'annebbiamento di un solo occhio, che evolve su tutti e due gli occhi se la patologia non è trattata entro 2-3 settimane.
La diagnosi di questa patologia è resa difficoltosa dalla prevalenza di sintomi sistemici e dalla presenza, in soggetti anziani, di altre patologie con sintomi simili.
Le principali diagnosi differenziali sono: la febbre di origine misconosciuta, l'anemia, le neoplasie occulte, problemi dentari e oculari dell'età avanzata, l'arteriosclerosie altre vasculiti; soprattutto, l'arterite di Takayasu, che ha quadro clinico spesso identico ma colpisce i giovani.
La terapia è a base di corticosteroidi; si usano anche immunosoppressori come il metotrexato.
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