Sinusite
Di salute (del 18/07/2011 @ 13:38:34, in Lettera S, visto n. 2282 volte)
La sinusite è una infiammazione dei seni paranasali, che sono delle cavità ossee nel cranio comunicanti con le fosse nasali. Per ciascun lato del naso ci sono un seno mascellare, un seno frontale, un seno sfenoidale ed un seno etmoidale. La malattia può interessare una o più di queste strutture mono o bilateralmente. Si parla di sinusite quando c’è: ostruzione respiratoria nasale - secrezione purulenta nasale - muco che scende dal naso alla gola - riduzione o scomparsa dell’olfatto - gonfiore a livello della guancia o attorno agli occhi - cattivo odore a livello del naso - cefalea ricorrente - ovattamento auricolare e otiti recidivanti. La persistenza dei sintomi appena elencati per almeno 10 giorni indica una sinusite acuta. Se presenti da 12 o più settimane parliamo di sinusite cronica. Per la diagnosi è necessario un esame obiettivo rinoscopico: riscontro di secrezione purulenta o mucosa nelle fosse nasali, di mucose iperemiche ed edematose, talora di polipi nasali. Eventualmente può essere necessario un esame radiografico: è richiesta in caso di sinusite cronica o di sinusite acuta ricorrente, nonostante una terapia medica adeguata, per definire una eventuale indicazione chirurgica. Essa evidenzia l’entità dell’infezione, i seni interessati ed eventuali anomalie anatomiche predisponenti. La bibliografia internazionale sconsiglia l'uso della radiografia semplice dei seni paranasali che perciò non deve essere più richiesta Terapia La sinusite acuta può essere trattata e risolta con ADEGUATA terapia medica: antibiotico a dosaggio pieno e per almeno 15 giorni, cortisonico sistemico e locale. La sinusite cronica ha più opzioni terapeutiche: • terapia medica: richiede l’uso di antibiotici per almeno 3 mesi e steroidi topici; secondo studi inglesi questo trattamento ha la stessa probabilità di controllare la malattia dell’intervento chirurgico. • intervento chirurgico: è la soluzione elettiva in particolare quando vi è un ostacolo al passaggio dell’aria dal naso ai seni paranasali per difetti anatomici come la deviazione del setto (*) e/o concha bullosa(*) o per presenza di poliposi(*). • astensione terapeutica: vi è un progressivo peggioramento dei disturbi respiratori che possono estendersi alle basse vie respiratorie (sindrome sinuso-bronchiale); non è possibile inoltre escludere il rischio di complicanze anche gravi (infezioni a carico del contenuto orbitario, infezioni delle ossa facciali, meningiti, ascessi cerebrali, ecc.). Tecnica chirurgica • Con l’aiuto di fibre ottiche e tecniche di microchirurgia endoscopica si rimuove il tessuto patologico e si apre un’ampia e definitiva comunicazione tra i seni paranasali e le cavità nasali, riducendo il rischio di recidive dell’infezione; in caso di polipi viene utilizzato un apposito strumento che frantuma e aspira i polipi (debrider o shaver). Alla fine dell’intervento si applica una sostanza particolare a base di cellulosa semifluida che sostituisce il tamponamento nasale, permette al paziente di respirare dal naso e si dissolverà spontaneamente o sarà in parte aspirato nel post-operatorio. Raramente può essere necessario un tamponamento nasale che viene rimosso dopo 24-48 ore. Il decorso post-operatorio non è di norma doloroso. Possono, raramente, essere presenti edema ed ematomi palpebrali e della radice del naso che si riassorbiranno in 10-12 giorni. Dovranno essere effettuate visite di controllo ambulatoriali per i successivi 15 giorni, che verranno programmate di volta in volta compatibilmente con le necessità del caso clinico. Per qualche settimana il naso operato produrrà muco molto denso e potranno formarsi croste nasali, da rimuovere se producessero ostruzione respiratoria. Attività lavorative leggere o di ufficio possono essere riprese nel giro di 4-5 giorni dopo l’intervento mentre, soprattutto se il paziente è esposto a fumi, vapori, polvere, dovranno passare almeno 15 giorni prima di ritornare al lavoro. La ripresa di una funzione nasale normale richiede di solito 3-4 settimane.