Lo scheletro umano è composto da 208 ossa, escluse quelle sesamoidi e wormiane, completate da alcuni elementi cartilaginei (cartilagini costali, cartilagini nasali), organizzate in modo da proteggere gli organi interni.
Schematicamente è diviso in tre parti: una assile (testa e tronco) costituita dalle ossa del cranio e della faccia, dalla colonna vertebrale, dallo sterno e dalle costole; una appendicolare superiore costituita dalle ossa degli arti superiori (braccio, avambraccio, mano); una appendicolare inferiore, costituita dalle ossa degli arti inferiori.
Le parti appendicolari si collegano alla prima tramite i cinti scapolare (scapola e clavicola), e pelvico (osso iliaco).La testa è sostenuta dalla colonna vertebrale composta da trentatre ossa (vertebre) da cui si dipartono, lateralmente, dodici paia di ossa curve (costole) che si uniscono anteriormente allo sterno e delimitano la gabbia toracica.
Lo scheletro rappresenta l'organo passivo del movimento fornendo la base d'inserzione ai muscoli che ne costituiscono la parte attiva. La maggior parte dei pezzi dello scheletro prima di ossificarsi passa per una fase cartilaginea più o meno lunga.
Osservando lo scheletro e in particolare la grandezza e la conformazione del testa, le dimensioni, la forma e della robustezza delle ossa degli arti, del rilievo delle inserzioni muscolari, un antropologo è in grado di riconoscere la razza, i costumi, lo sviluppo fisico e intellettuale. In medicina legale da uno scheletro o anche da una parte di esso, è possibile, entro certi limiti, individuare il sesso, l'altezza e le abitudini di vita.
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