La prostata è una ghiandola acinosa dell'apparato urogenitale maschile. Di forma triangolare con la base rivolta in alto, è divisa in due lobi mediante un solco mediano. Produce un secreto liquido, dovuto alle ghiandole del suo parenchima, che si mescola allo sperma.
L'adenocarcinoma della prostata è uno dei tumori più frequenti nei soggetti maschi di età superiore ai 60 anni (su cento maschi entro i 74 anni, dieci hanno o avranno un tumore alla prostata). La neoplasia si sviluppa lentamente, diffondendosi facilmente alle ossa e al midollo osseo; l'evoluzione è così lenta che molti malati muoiono per cause differenti dal tumore. Se tempestivamente diagnosticato (tumore localizzato), è possibile procedere alla prostatectomia (asportazione chirurgica della prostata) e successiva radioterapia e brachiterapia. Tra le possibili conseguenze dell'intervento chirurgico ci sono l'incontinenza urinaria e l'impotenza. Nelle forme già metastatizzate, l'intervento terapeutico può solo ritardare l'esito letale della malattia. La prevenzione è dunque fondamentale e può avvenire con visite urologiche periodiche, soprattutto per chi ha già avuto familiari con la stessa patologia. La semplice misurazione del PSA (antigene prostatico specifico) consente di valutare l'ingrossamento della prostata (che non necessariamente è sinonimo di tumore). Il PSA si verifica in genere dopo i 40 anni. I valori normalmente variano fra 0 e 4,0 ng/ml.
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