Chiamata anche sodiemia, corrisponde al tasso ematico di sodio. In condizioni normali essa è di 135-155 mEq/litro, corrispondenti a 310-356 mg/100 ml di siero. Questo valore può abbassarsi in seguito a importanti perdite di liquidi, come nel caso di diarree profuse o vomito ripetuto, sudorazioni sovrabbondanti, fistole e drenaggi chirurgici o ustioni estese. Nell’insufficienza corticosurrenalica e in alcune malattie renali può essere causata da una diminuzione del riassorbimento tubulare del sodio. Un aumento della natriemia si può avere in caso di introduzione eccessiva di questo ione per un difetto dei meccanismi di escrezione renale (glomerulonefriti acute), o per insufficiente afflusso di sangue ai reni, per eccessiva secrezione di aldosterone.
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