Sindrome del Tunnel Carpale
Fa parte delle neuropatie da intrappolamento o compressione ed,in particolare,è dovuta alla compressione del nervo mediano quando questo attraversa il tunnel o canale carpale del polso.
È la patologia più frequente della mano e dell’arto superiore;si verifica maggiormente nelle donne in età menopausale.
Ma cos’è il tunnel carpale? È un canale osteofibroso formato dalle ossa del carpo,sulle quali è teso il legamento traverso del carpo;inoltre,lo spazio a disposizione del nervo mediano e limitato dalla presenza nel tunnel anche dei tendini dei flessori e dalle loro guaine.
Le principali CAUSE possono essere di natura occupazionale; in particolare lavori che obbligano a movimenti ripetitivi di flesso-estensione del polso;ciò provoca un aumento di pressione all’interno del tunnel e il ripetuto allungamento di muscoli e tendini che da qui vi passano possono dar luogo ad una infiammazione che riduce ulteriormente le dimensioni del tunnel provocando la compressione del nervo mediano. Quindi a causare la sindrome si combinano fattori anatomici,traumatici(occupazioni particolari),e fattori patologici vari(acromegalia,obesità,artriti,ecc).
Per quanto riguarda i SINTOMI,possiamo dire che la fase iniziale di compressione del nervo,che può essere definita “irritativa” e che può durare anche degli anni,è caratterizzata da disturbi sensitivi aspecifici ed episodici che si verificano soprattutto la notte o al risveglio. Se la compressione non viene adeguatamente trattata evolve;avremo allora un peggioramento della sintomatologia sopradescritta accompagnata da disturbi della sensibilità tattile e da una diminuzione della forza. Il dolore si localizza alle prima tre dita della mano;la pressione,attraverso per esempio un martelletto, sul polso può scatenare il dolore e le parestesie(segno di Tinel). Inoltre tenendo in flessione o estensione forzatamente il polso per circa trenta secondi si provoca formicolio nel territorio del nervo mediano(test di Phalen).
Le cause del perché i sintomi si manifestino prevalentemente la notte e al risveglio sono molteplici:di notte il polso può rimanere a lungo iperflesso o iperesteso; la posizione sdraiata può determinare una ridistribuzione dei liquidi corporei con aumento agli arti superiori e quindi anche nel tunnel carpale sottoposto in questo modo a maggior pressione; il riposo stesso della mano non permette il drenaggio dei liquidi all’interno del tunnel.
DIAGNOSI:quando il paziente riferisce parestesie e/o dolore,spesso irradiato all’avambraccio,prevalentemente notturno o mattutino,la diagnosi di sindrome del tunnel carpale è la più probabile. È quindi importante fare a questo punto un corretto esame obiettivo neurologico(utilizzando i test di Tinel e Phalen sopra descritti) e,successivamente,un esame elettromiografico(EMG) e elettroneurografico(ENG). L’esame ENG viene eseguito con elettrodi di superficie e piccole scosse elettriche e permette di valutare la velocità sensitiva(che è alterata nella sindrome),la velocità motoria ed altri parametri. L’EMG viene eseguito per valutare la gravità della sindrome ed escludere compromissione nervose;viene eseguito con piccoli aghi che registrano l’attività muscolare.
TERAPIA. Prima di tutto è necessario cambiare attività lavorativa ; si possono effettuare delle cure usando ultrasuoni,ionoforesi,laser che possono migliorare i sintomi. Se tutto ciò non porta a dei miglioramenti,si deve ricorrere alla chirurgia. L’intervento può essere eseguito ambulatorialmente,in anestesia locale. Attraverso un’incisione sul palmo della mano si interrompe il legamento traverso del carpo e si provvede a liberare dall’esterno il nervo mediano(neurolisi).
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