Angina pectoris
Di dr.psico (del 21/07/2007 @ 17:15:11, in Lettera A, visto n. 1646 volte)
L'angina pectoris è una sindrome clinica che si manifesta con un dolore e un senso di costrizione al petto, come dice lo stesso termine latino. L'organo interessato è il cuore; infatti il dolore è causato una diminuzione transitoria del flusso di sangue che arriva al cuore e può essere più o meno intenso, a volte localizzato dietro lo sterno. Il dolore si può irradiare anche al braccio, al tronco e alle dita delle mani e si innesca o acuisce con l'attività fisica, il contatto con aria fredda e lo stress, mentre diminuisce a riposo. Gli episodi di angina possono essere frequenti o distanziati nel tempo, a seconda dello stato di salute del soggetto. Le cause sono generalmente le cattive condizioni dell'apparato cardiovascolare: in particolare, il restringimento del lume dei vasi dovuto ad ateriosclerosi, che provoca una diminuzione della portata del flusso sanguigno, oppure alcune patologie del muscolo cardiaco (miocardiopatia ipertrofica) o delle valvole. Fattori di rischio sono la predisposizione familiare, il fumo, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia e il sesso. L'angina pectoris infatti è più frequente nei maschi perché le donne, almeno fino alla menopausa, hanno meccanismi ormonali protettivi nei confronti delle malattie cardiovascolari che contrastano alcuni fattori di rischio come il colesterolo troppo alto e l'ipertensione. Gli attacchi di angina pectoris si manifestano in età matura e risultano mortali nel 3-4% dei casi. La diminuzione del flusso sanguigno al cuore può comportare anche un'insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco (ischemia), con conseguente danno più o meno irreversibile. La cura si avvale di farmaci per dilatare i vasi sanguigni e, quando la causa è una patologia cardiaca ben precisa, si può optare per l'intervento chirurgico per ripristinare la funzionalità cardiaca e vascolare (by-pass, angioplastica). Gli attacchi di angina pectoris sono un segnale ben preciso di una ridotta funzionalità dell'apparato cardiovascolare e di possibili danni futuri al cuore; pertanto non devono essere assolutamente sottovalutati anche se a volte sono sporadici e di brevissima durata. Per questo motivo, identificato l'episodio di angina, è fondamentale fare un'indagine approfondita per prevenire patologie gravi, come l'infarto al miocardio, e ridurre i fattori di rischio, in particolar modo quelli di carattere soggettivo (fumo, stress).