I farmaci antitiroidei (carbimazolo, propiltiouracile), vengono usati nell’ipertiroidismo, per preparare i pazienti alla tiroidectomia o nel trattamento a lungo termine. Essi agiscono interferendo con la sintesi degli ormoni tiroidei.
Il carbimazolo viene somministrato generalmente in dosi di 15-40 mg per os al dì. Tale dosaggio viene mantenuto fin quando il paziente diventa eutiroideo, in genere dopo 4-8 settimane; il dosaggio può essere poi ridotto in modo progressivo alla dose di mantenimento di 5-15 mg al giorno; la terapia viene mantenuta per 12-18 mesi. Ai bambini viene di norma somministrato il carbimazolo al dosaggio iniziale di 250 µg/kg per os 3 volte al giorno, adattandolo secondo la risposta; il trattamento nei bambini dovrebbe essere prescritto da uno specialista. Il prurito e le eruzioni cutanee sono effetti collaterali comuni, ma possono essere trattati con antistaminici senza interrompere la terapia;altrimenti il carbimazolo può essere sostituito dal propiltiouracile. Un grave, ma fortunatamente poco comune effetto collaterale del carbimazolo è la granulocitopenia, per cui i pz in trattamento devono comunque eseguire analisi periodiche e riferire al proprio medico l'eventuale comparsa di sintomi che possano far pensare ad un'infezione.
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