L'artiglio del diavolo è ampiamente usato nella medicina tradizionale africana. Le radici presentano un corredo di uncini che hanno valso alla pianta il suo nome popolare: gli animali e i roditori possono rimanere impigliati nelle radici e perdere la vita morendo di fame.
L'efficacia antireumatica ed antinfiammatoria degli harpagosidi (i principi attivi della radice) è indiscussa e paragonabile a quella degli antinfiammatori di sintesi non steroidei e al cortisone stesso. L'assoluta mancanza di tossicità, l'ottima tollerabilità gastrica rendono il prodotto largamente utilizzato nella fitoterapia delle affezioni reumatiche. I pazienti durante gli attacchi acuti trovano un immediato beneficio vedendosi ridurre la sintomatologia dolorosa.
L'artiglio del diavolo ha un effetto antistaminico, simpatico-mimetico e ganglioplegico. Viene descritto un effetto sinergico di una certa entità, qualora la sua somministrazione sia seguita da preparati a base di rame.
L'artiglio del diavolo è un coadiuvante tradizionale per:
1) artrite reumatoide;
2) reumatismi infiammatori;
3) tendinite;
4) contusioni;
5) dolori della schiena;
6) sciatica.
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