Col termine psicotanatologia, si definisce il sostegno psicologico davanti alla morte, sia per i pazienti terminali che per i loro parenti (accompagnamento alla morte ed elaborazione del lutto come supporto al moribondo e ai suoi congiunti). In caso di lutto complicato, l'intervento psicotanatologico si può saldare con quello psicotraumatologico, con cui ha diversi punti di contatto. Fanno altresì parte di questo ambito gli interventi psicologici correlati alla comunicazione di decesso, all'accompagnamento al riconoscimento delle salme ed al supporto psicologico durante le eventuali richieste di consenso al trapianto.
Il settore della psicotanatologia ha iniziato a svilupparsi presso gli Hospice e le Lungodegenze, grazie all'apporto di alcuni autori. La psichiatra svizzera Elisabeth Kübler Ross, in particolare, viene considerata la fondatrice dell'approccio psicotanatologico con il suo modello a 5 fasi; le diverse fasi, da lei individuate attraverso molti colloqui ed osservazioni cliniche, rappresentano le principali "tappe di elaborazione psicologica" dell'evento-morte per chi riceve una diagnosi infausta.
Il suo modello ha avuto molta diffusione, ed anche se attualmente viene considerato in parte superato dalle più recenti elaborazioni teoriche di merito, il suo influsso ha aiutato molto a legittimare, diffondere e strutturare l'attività psicotanatologica nelle strutture sanitarie.
Nessun commento trovato.
Disclaimer L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
|